
protesta lavoratori Auchan-Conad
Milano, 10 settrmbre 2020 - La notizia è arrivata ieri, come una doccia fredda, mentre lavoratori e sindacati erano in assemblea. A precederla giorni di incertezza e di forniture che avevano smesso di arrivare nei magazzini dei punti vendita. Conad ha deciso infatti di chiudere due supermercati ex Auchan a Milano, negozi che furono al centro della maxi-operazione che portò il colosso italiano della grossa distribuzione ad acquisire tutte le attività della francese Auchan in Italia, salvandole da una pesante crisi. Si tratta dei punti vendita - ancora con marchio Simply-Auchan - in piazza Prealpi e in via della Ferrera, vicino al Naviglio Grande.
Il primo verrà chiuso il 19 settembre, il secondo il 23. "Hanno motivato questa scelta – spiega Elvira Miriello, segretaria della Filcams-Cgil di Milano che ha seguito la lunga vertenza legata al passaggio di proprietà – con il fatto che i due punti vendita non sono remunerativi e non interessano a eventuali altri acquirenti". Una parte dei supermercati erano passati infatti a Conad, cambiando l’insegna. Altri negozi ex-Auchan erano stati invece venduti ad altri operatori come Carrefour, Crai e Bennet, nel risiko della grossa distribuzione. Acquirenti che, invece, non si sarebbero fatti avanti per rilevare i supermercati di piazza Prealpi e via Della Ferrare. E con la chiusura sono in bilico circa 35 posti di lavoro.
«I dipendenti verranno messi in cassa integrazione – spiega Miriello – noi chiediamo che vengano ricollocati in altri punti vendita del gruppo. È inutile che ci dicano che la maggior parte dei punti vendita ha trovato soluzioni positive, ogni singola lavoratrice e ogni singolo lavoratore ha la sua dignità. È ora che Conad dimostri realmente di essere un’ associazione di imprenditori dettaglianti indipendenti che soddisfa appieno le aspettative dei clienti con un primario ruolo economico e sociale nel Paese - prosegue - garantendo pertanto a questi lavoratori una adeguata ricollocazione".
Una chiusura annunciata, nelle scorse settimane, da merci che hanno iniziato ad arrivare a singhiozzo e forniture che si sono interrotte. Conad ha comunicato la chiusura ai sindacati ieri, mentre i dipendenti erano riuniti in assemblea. L’ultimo atto di una battaglia con al centro un piano che ha colpito in particolare i lavoratori - impiegati, commerciali e personale amministrativo - della sede Auchan di Rozzano, ancora formalmente aperta ma destinata alla chiusura. Circa la metà dei lavoratori del quartier generale è finita in esubero prima che l’emergenza coronavirus portasse al blocco dei licenziamenti. I negozi sono passati a Conad o ad acquirenti “terzi“ con, però, una riduzione delle aree di vendita e di conseguenza del personale messo in cassa integrazione.