"Con le nuove regole europee, la Lombardia chiude"

"Con le nuove regole europee, la Lombardia chiude"

"Con le nuove regole europee, la Lombardia chiude"

"Qualora passasse la direttiva europea sulla qualità dell’aria, la Lombardia rischierebbe di chiudere. E con lei gran parte dell’economia italiana. Infatti il Pil lombardo rappresenta il 22% di quello dell’intero Paese. Questo tema coinvolge anche Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, che condividono la nostra posizione". Queste le parole proferite dal presidente della Regione, Attilio Fontana, nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, dove ieri ha incontrato la presidente Roberta Metsola, illustrando agli eurodeputati italiani e alla stampa, la proposta della Lombardia in tema di emissioni atmosferiche.

"Anche applicando in ogni settore – ha proseguito Fontana – le migliori tecnologie disponibili, la Lombardia, per le sue specifiche condizioni orografiche, non riuscirebbe a raggiungere i limiti previsti dalla proposta di revisione delle politiche europee sulla qualità dell’aria". "La normativa Ue pone un obiettivo di valore legale per noi irrealistico. Per raggiungerlo dovremmo ricorrere a una drastica riduzione delle nostre attività, bisognerebbe eliminare il 75% delle attività produttive e impedire la circolazione dei 34 dei veicoli oggi circolanti. E, ancora, porre in essere altre drastiche riduzioni nei settori del riscaldamento domestico e delle imprese agricole e degli allevamenti. Non possiamo essere ritenuti responsabili di una condizione orografica particolare che ci penalizza fortemente. Per questo non chiediamo deroghe, ma che l’Europa valuti la specificità del nostro territorio e si regoli di conseguenza". "La sostenibilità ambientale – ha concluso Fontana – non può essere sconnessa e scollegata da quella sociale e economica". Nel dettaglio, la direttiva rende più severi i parametri relativi ad alcuni inquinanti. La soglia di allarme del Pm10, ad esempio, scende da 50 a 45 microgrammi per metro cubo e il numero di giorni di sforamento consentiti in un anno passa da 35 a 18.

Parole, quelle del governatore, che arrivano fino al Pirellone. "Fontana – commenta Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale – fa terrorismo psicologico sulle misure europee perché vuole una scusa per non cambiare radicalmente le sue politiche in materia di qualità dell’aria. Un conto è intervenire per ragionare su qualche miglioramento dei provvedimenti e delle scelte che l’Europa adotterà, anche a partire dalle preoccupazioni dei settori produttivi che non vanno lasciati soli, tutt’altro è raccontare bufale come quelle secondo cui l’Europa chiuderebbe la pianura Padana".

Gi.An.

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