
Il coordinatore lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte, 40 anni
"Non è la “sardonizzazione“ del centrodestra che ci fa vincere Milano". Il coordinatore di Forza Italia Alessandro Sorte conia un nuovo neologismo per differenziare la linea degli azzurri sulla sicurezza da quella della consigliera comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone, ex forzista, nota per le posizioni durissime contro l’immigrazione clandestina e l’islamizzazione dell’Europa.
Il ragionamento di Sorte, espresso ieri mattina durante una conferenza stampa nella sede di FI Giovani per presentare il programma in sette punti per la sicurezza a Milano, guarda già alle elezioni comunali del 2027, e punta spostare il baricentro della coalizione sovranista-moderata verso il centro: "Serve un messaggio per intercettare una parte della città che non vota più il centrodestra e che noi siamo convinti possiamo riportare a votarci. Con proposte per risolvere i problemi dei cittadini e che non servono a creare un clima di diffidenza e di paura". Ogni riferimento in negativo all’approccio della Sardone sui temi della sicurezza è puramente voluto. Quasi uno stop preventivo a eventuali aspirazioni da candidata sindaco della “pasionaria“ lumbard. Certo, Sorte aggiunge che "ho rispetto per quel che Silvia fa e per i voti che prende", ma subito dopo sottolinea che "Milano ha bisogno di altre ricette. Il profilo per vincere dev’essere in sintonia con la città. Milano è una città moderata, quindi ha bisogno non solo di profili moderati ma anche di toni equilibrati".
Il dirigente azzurro afferma che il partit ha già "un nome in testa", ma per ora resta top secret. O meglio, qualche nome già gira, ma non è confermato dai vertici forzisti. Ieri è spuntato quello di Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa, ex deputato azzurro, amico di Luigi Berlusconi, figlio del Cavaliere. Ma girano anche i nomi dell’oncologo Paolo Veronesi, dell’ex rettore del Politecnico Ferruccio Resta, della presidente di Assimprendil Regina De Albertis e del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Comunali a parte, Sorte, sempre sul fronte sicurezza, prende di petto le mozioni sul velo islamico presentate dalla Lega e dal Pd in Consiglio regionale. Quanto alla proposta del Carroccio contro l’uso di burqa e niqab nei luoghi pubblici e nelle scuole, "noi – precisa il coordinatore lombardo di FI – diciamo che ci sono già leggi che vietano alcune tipologie di burka e non si capisce perché ribadire una cosa che c’è già". Quanto alla mozione del Pd presentata dal capogruppo Pierfrancesco Majorino, la quale afferma che "nessuno può imporre alle donne come vestirsi", Sorte si chiede se "estremizzando il ragionamento vuol dire che una donna potrebbe presentarsi in bikini in un edificio pubblico?". Ma Majorino, papabile candidato sindaco del centrosinistra, ribatte: "Temo che Sorte non sappia leggere bene. Nella nostra mozione diciamo, come lui, che la legge esiste già e va applicata. Forza Italia, dunque, vada fino in fondo e voti la nostra mozione".