REDAZIONE MILANO

Computer spenti per un’ora: presidio“informatico“ a Exprivia

Utili elevati, nulla a chi lavora. I sindacati: "Ticket e rimborsi. anche in smart working..."

Stato di agitazione e un’ora di sciopero nella sede Exprivia di Settimo Milanese. Oggi dalle 10 alle 11 i dipendenti dell’azienda specializzata in servizi It, quotata in Borsa, che detiene l’81% di Italtel, spegneranno per un’ora i pc per protestare contro la rottura della trattativa e la decisione di Exprivia di tagliare sui costi dei lavoratori nonostante gli ottimi risultati. Per l’emergenza sanitaria i dipendenti delle sedi di Castelletto, Milano, Trento, Roma e Molfetta non potranno fare presidi di protesta davanti ai cancelli, ma faranno un “presidio informatico“ dalle postazione di smart working.

"Non è accettabile che Exprivia, dopo aver annunciato risultati molto buoni nel 2020, con aumento degli utili a due cifre, continui a mantenere un atteggiamento rigido sul tema ticket e rimborsi durante lo smart working – dichiarano Massimo Tommasicchio, Fabrizio Potetti e Luca Colonna, coordinatori nazionali Exprivia per Fim, Fiom e Uilm –. Gli ottimi risultati aziendali sono stati ottenuti con un incremento della produttività e i forti risparmi attraverso lo smart working".

Per queste ragioni dipendenti e sindacati chiedono di avere lo stesso ticket erogato con il lavoro in presenza e un sostegno economico per i costi del lavoro da remoto. Ma Exprivia non ci sta. "Una grande realtà come Exprivia, che vende tutti i giorni ai clienti la professionalità dei lavoratori, dovrebbe riflettere su quanto sta facendo e riconoscere gli sforzi e le performance ottenute durante la pandemia grazie ai lavoratori – conclude il sindacato –. I tanti accordi che si stanno realizzando in queste settimane in molte aziende dello stesso settore e che garantiscono diritti e tutele per i lavoratori aumentano il senso di frustrazione ed evidenziano l’ingratitudine che Exprivia sta manifestando ostinatamente con questo atteggiamento di chiusura".

Ro.Ramp.