LEONARDO DEGLI ANTONI
Cronaca

Computer gratis ai senza risorse

L’idea di quattro diciottenni con la passione dell’informatica, una startup per la didattica digitale diffusa

di Leonardo Degli Antoni

La loro idea è semplice: la tecnologia ha un senso se è un diritto di tutti.Anche dei meno fortunati. Jacopo Rangone, Matteo Mainetti, Emanuele Sacco e Pietro Cappellini sono quattro amici diciottenni con la passione per l’innovazione e la voglia di dare una mano a chi ne ha bisogno. La loro iniziativa no profit e startup si chiama pc4u.tech ed è nata la scorsa primavera per aiutare gli studenti milanesi che non riescono ad accedere alle lezioni online. Cosa fate? "L’idea mi è venuta parlando con mia sorella, che allora era in terza media", spiega Jacopo. "Mi ha raccontato che nella sua classe c’erano situazioni di disagio e alcuni compagni non riuscivano ad accedere alle lezioni, perché non avevano i dispositivi per farlo. Così è nata l’idea di pc4u.tech: una piattaforma web per collegare gli studenti che hanno esigenza di un pc o tablet per la didattica digitale, e le persone o le aziende che sono dotate di dispositivi usati e funzionanti e li vogliono donare". Ideato il progetto, servivano le persone per metterlo in pratica e così Jacopo ha contattato Matteo, un amico d’infanzia con cui condivide da sempre la passione per le startup, l’innovazione e l’imprenditoria. "Lui gestisce la logistica e l’organizzazione", racconta Jacopo, "Era l’unico che aveva una moto, quindi l’idea era che facesse le consegne".

Sì, perché i quattro amici fanno tutto da soli: ritirano i dispositivi al domicilio di chi li dona, affidano ai tecnici di Informatici Senza Frontiere (una delle associazioni che li supporta) il controllo del corretto funzionamento del tablet o pc, e li consegnano gratuitamente agli studenti che ne hanno bisogno e ne fanno richiesta sulla piattaforma.

Poi Jacopo ha contattato Emanuele, un amico con competenze in informatica e programmazione; Emanuele ha sentito Pietro, il grafico del sito, e così è nata la squadra. "All’inizio la nostra impresa era piccola", continua Jacopo, "Poi le richieste di dispositivi sono aumentate. Durante l’estate siamo riusciti a gestire tutto facendo consegne in bicicletta e motorino. Ma a settembre abbiamo ricevuto dalle duecento alle trecento richieste. Per fortuna stiamo riuscendo a tenere il passo e a metà ottobre abbiamo donato i primi cento dispositivi. Ora siamo a circa centocinquanta".

Come trovate le aziende che ve li donano? "Prima riuscivamo a cavarcela con quello che avevamo in casa o raccolto dalle donazioni. Poi la domanda è cresciuta e tuttora c’è un forte squilibrio con l’offerta. In questi mesi abbiamo fatto diversi interventi in radio e a livello mediatico, quindi ora ci sono più aziende che ci contattano: donare i dispositivi che non usano più conviene anche a loro, perché altrimenti li dovrebbero smaltire ed è un processo costoso. Ce li danno gratuitamente e fanno un atto di beneficienza". Come possono aiutarvi le persone? "Sul sito www.pc4u.tech si può fare una donazione per aiutarci a portare avanti il progetto e si possono anche donare i pc o i tablet che non si usano più, purché funzionanti ed è meglio se non sono troppo vecchi". L’iniziativa è supportata anche da Esprinet e For-Te.