
Monica Fugaro, dirigente dell’Istituto comprensivo statale di viale Legnano
Ama definirsi un dirigente scolastico motivato e motivante, convinta che una scuola innovativa debba essere aperta al territorio, integrando mente, corpo, emozioni e relazioni. La professoressa Monica Fugaro guida l’Istituto comprensivo statale di viale Legnano. E’ nel comitato scientifico del Festival dell’innovazione scolastica, che si terrà a Valdobbiadene il 5, 6 e 7 settembre, a tema: promuovere e valutare le non cognitive skills.
Professoressa Fugaro, cosa sono le competenze non cognitive?
"Sono quelle abilità socio-emotive che vanno oltre il tradizionale sapere accademico e rappresentano un elemento fondamentale per il successo formativo degli studenti e la loro realizzazione personale. Sono fermamente convinta che queste soft skills, pur avendo una componente innata, possano essere allenate attraverso percorsi educativi mirati. Rappresentano il ponte tra l’apprendimento formale e la capacità di applicarlo nella vita reale".
Cosa può favorire o impedire la promozione di tali competenze?
"Sono fattori favorevoli un ambiente scolastico orientato al benessere educativo, metodologie didattiche attive come il problem solving e l’apprendimento cooperativo, la creazione di spazi e tempi dedicati alla riflessione e alla metacognizione, le connessioni con il territorio per esperienze formative autentiche, una leadership scolastica che crea una visione condivisa, e la formazione costante dei docenti sulle metodologie più efficaci. Sono elementi ostacolanti fattori ambientali, sociali ed economici che creano disparità, una didattica esclusivamente trasmissiva che non valorizza il protagonismo degli studenti, la mancanza di consapevolezza sull’importanza di queste competenze e la separazione tra scuola e territorio".
Come promuove le competenze non cognitive nel suo Istituto?
"Abbiamo adottato un approccio verticale e integrato che coinvolge tutti i segmenti scolastici. Nella scuola dell’infanzia c’è il progetto e-twinning denominato Emozioni in musica, con una scuola greca, che permette ai bambini di sperimentare l’intelligenza emotiva. Utilizziamo il Metodo Snoezelen, con uno spazio multisensoriale allestito per promuovere la gestione delle emozioni e dello stress. Nella Scuola primaria il progetto Inspiring girls permette alle alunne e agli alunni di incontrare role models professioniste, superando stereotipi di genere".