MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Comasina, via Spadini: l’ex Centro del bambino maltrattato cerca un riscatto

La denuncia degli abitanti: “La struttura inutilizzata da anni”. E il Municipio 9 propone l’utilizzo temporaneo

L’ex Centro del bambino maltrattato è vuoto da troppo tempo

L’ex Centro del bambino maltrattato è vuoto da troppo tempo

Milano, 10 ottobre 2023 – Bisogna sforzarsi, per riuscire a vedere l’edificio che un tempo ospitava il Centro del bambino maltrattato in via Spadini 15 al quartiere Comasina, perché attorno è cresciuta una mini foresta. “Oltre le piante e le zanzare, c’è una palazzina inutilizzata da anni”, denunciano gli abitanti.

Una struttura comunale di un unico piano fuori terra più uno interrato per i locali tecnici, per un totale di 815 metri quadri, circondata da un’area verde di 1.780 metri quadri. I cittadini chiedono di far rivivere questo luogo: qualcuno propone di aprire almeno la parte esterna da destinare ai giochi dei bambini (a pochi passi c’è un asilo nido), altri di utilizzarlo come luogo di attività sociali per tutti gli abitanti delle case popolari vicine; altri ancora ci vorrebbero una biblioteca. Di certo, "vederlo così è un peccato. Noi non abbiamo mai smesso di chiedere interventi, vuoi per la messa in sicurezza e vuoi per sollecitare la riqualificazione che avrebbe dovuto esserci e che non c’è mai stata", sottolinea Augusto Fancello del Comitato di quartiere Comasina. Segnalate anche intrusioni indesiderate.

Il Municipio 9 ha raccolto gli appelli: l’ex Cbm è stato al centro di commissioni lo scorso 29 maggio e, di recente, il 2 ottobre. Non solo: il 19 giugno c’è stato anche un sopralluogo. Giovedì scorso, la giunta ha approvato una delibera: "Abbiamo indicato delle linee d’indirizzo – spiega l’assessore municipale alla Sicurezza e Coesione sociale Mirko Mazzali – per la valorizzazione e l’uso temporaneo dell’immobile, in attesa di un futuro bando o manifestazione di pubblico interesse. Immaginiamo si possa cominciare con un utilizzo della porzione esterna".

Dieci anni fa, l’allora Consiglio di Zona 9 aveva scritto in una delibera che "lo spazio di via Spadini, per sua vocazione si presta

a diventare luogo di accoglienza sociale e può diventare nuova polarità nel quartiere come centro aggregativo culturale". L’anno dopo è stato dato in concessione d’uso alla Cooperativa Borgo di Chiaravalle "per la realizzazione di un luogo di accoglienza sociale". Ma il progetto non è andato in porto: i lavori di ristrutturazione sono iniziati ed è stata completata la bonifica dell’amianto sulla copertura ma poi il cantiere si è arenato. E l’immobile è stato definitivamente riconsegnato nel 2021 alla Direzione Demanio e patrimonio.

Ora, "la restituzione alla comunità dello spazio di via Spadini 15 – scrive il Municipio 9 – deve avvenire tenendo conto delle necessità del quartiere e dei suoi abitanti, ma anche della sua collocazione e della sua conformazione". E nella delibera si sottolinea che "va condivisa l’idea dell’uso temporaneo, anche parziale, dello spazio: una pratica di intervento sempre più diffusa sul territorio, che coinvolge amministrazioni pubbliche, organizzazioni di cittadini e professionisti nel recupero e nella valorizzazione a fini sociali degli spazi pubblici non utilizzati. Il riuso temporaneo consiste nell’aprire gli spazi alla comunità e alla creatività individuale, per dare ai singoli un immaginario collettivo e per innescare processi di rigenerazione".

Tra le linee guida , la giunta municipale sottolinea pure che "l’assegnatario dell’uso temporaneo dello spazio dovrà coinvolgere le realtà del quartiere e offrire anche servizi e attività che rispondano a esigenze del territorio". L’ex Cbm volterà pagina?

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