Coltivavano droga in casa, arrestati agente immobiliare ed inquilino

La polizia è intervenuta dopo le segnalazioni di alcuni vicini

Marijuana (foto archivio)

Marijuana (foto archivio)

Milano, 13 febbraio 2016 - Un piano ben organizzato, ma non perfetto: volevano guadagnare coltivando marijuana in casa, un ragazzo di 30 anni e un agente immobiliare di 29, entrambi italiani e residenti a Milano, il primo con precedenti e il secondo incensurato. Ma non avevano fatto i conti con i vicini spioni. E sono stati arrestati, entrambi, per produzione e detenzione ai fini di spaccio. In tutto sono 8,5 i chili di marijuana e 14,5 i grammi di cocaina sequestrati, oltre a 1.555 euro in contanti.

I fermi e il sequestro sono avvenuti venerdì, quando la polizia di Stato del commissariato Bonola si è recata in un appartamento di piazza Melozza da Forlì, nel quartiere San Siro della città, a seguito di alcune segnalazioni di un inquilino che non solo spacciavano all'interno dello stabile, ma anche producevano la sostanza stupefacente da vendere. Individuato il civico e la casa, i poliziotti hanno parlato con il custode che però non aveva le chiavi per aprire la porta d'ingresso. Aveva il numero di telefono di un agente immobiliare che aveva affittato l'appartamento. Quest'ultimo è stato contattato ed è giunto sul luogo. L'immobiliare ha aperto casa alla polizia, e li ha condotti all'interno. Dentro, un giovane che dormiva. Sul tavolo, in un barattolo di vetro, della marijuana pronta all'uso. Ma non è tutto: il ragazzo, non appena si è svegliato, viste le evidenze, ha mostrato alla polizia una cameretta in cui c'erano 4 serre e 4 essiccatori di marijuana. La polizia ha quindi cominciato a perquisire l'abitazione: in totale in casa c'erano 139 vasi in materiale plastico contenente terriccio e piantine di marijuana, e due lampade. In cucina, sul frigorifero, c'era anche un involucro contenente cocaina, e nel cassetto del tavolo due bilancini digitali oltre a 23 contenitori in metallo vuoti. Sempre sul tavolo, in contanti, c'erano 1555 euro. In cantina, inoltre, il ragazzo nascondeva 2 involucri in cellophane termosaldati contenenti altra marijuana. Il giovane ha poi raccontato alla polizia che l'agente immobiliare non era solo colui che gli aveva affittato la casa: ma, oltre ad essere al corrente che all'interno dell'abitazione si coltivasse e confezionasse droga, aveva anche contribuito economicamente a creare l'attività illegale.

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