MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, coltellate davanti alla stazione Centrale circondati dal “tifo” dei sostenitori: un arresto per tentato omicidio

Lite in piazza Duca d’Aosta tra due immigrati senza fissa dimora. Entrambi dichiarano di essere minorenni, ma hanno 19 anni

Il coltello usato (foto Polizia)

Il coltello usato (foto Polizia)

Milano – Una lite di fronte alla stazione Centrale, lunedì sera poco prima di mezzanotte, sfocia in tentato omicidio. Due “rivali“ si fronteggiano circondati dai rispettivi sostenitori, una ventina di persone in tutto. Dalle parole ai fatti il passo è breve: uno dei due tira fuori un coltello e colpisce l’altro al torace. Si scatena il fuggi fuggi. Il ferito resta a terra mentre gronda sangue. Arriva la polizia che subito blocca l’aggressore e lo arresta per tentato omicidio. L’altro, trasportato al Fatebenefratelli, viene medicato e poi dimesso con 10 giorni di prognosi. Sono entrambi marocchini senza fissa dimora e dichiarano di avere 16 anni (l’aggressore) e 17 (il ferito). Da un esame osseo, però, tutti e due risultano averne 19: maggiorenni, quindi. Di conseguenza il ragazzo con il coltello, inizialmente accompagnato al carcere minorile Beccaria, viene trasferito a San Vittore.

Sono le 23.20 di lunedì quando i poliziotti della Squadra investigativa del commissariato Città Studi, impegnati a perlustrare la zona della stazione Centrale per contrastare reati predatori e spaccio di droga, notano un assembramento in piazza Duca d’Aosta: una ventina di persone sono disposte in cerchio. Tanti urlano, come se incitassero qualcuno. E infatti al centro della scena, in mezzo a quella sorta di anfiteatro improvvisato, ci sono due giovani che litigano, per motivi ignoti.

Dalla tasca dei pantaloni uno tira fuori un oggetto metallico, che poi si scoprirà essere un coltello dalla lama di quasi 8 centimetri, e si scaglia contro il rivale sferrando tre o quattro colpi. Uno di questi va a segno vicino al cuore. Tra la settima e l’ottava costola, dirà poi il referto medico. Gli spettatori scappano. I poliziotti bloccano subito l’aggressore e lo disarmano mentre il ferito viene soccorso dagli operatori del 118 nel frattempo allertati. Nessuno dei due coinvolti ha documenti addosso. Senza fissa dimora, dichiarano entrambi di essere minorenni. Una bugia, come emerge in seguito dall’esame osseo. Ora, l’aggressore è in carcere. Il ferito, che non è stato colpito in punti vitali, è stato dimesso.