Coltellata mortale alla partita di calcetto

Via del Ricordo, trentottenne peruviano ucciso da un fendente al cuore. La lite tra spettatori a fine gara e l’aggressione fatale

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di Nicola Palma

Il litigio tra spettatori. L’uomo che si allontana all’improvviso per discutere con altri due, avrebbero riferito alcuni testimoni. Poi il fendente dritto al cuore, con un coltello di piccole dimensioni. È la sequenza del raid mortale andato in scena nel tardo pomeriggio di ieri in un impianto sportivo di via Del Ricordo, tra Crescenzago e il quartiere Adriano: il trentottenne peruviano, colpito in pieno petto, è stato trasportato al Niguarda e sottoposto a un intervento chirurgico per salvargli la vita, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

L’aggressore è riuscito a scappare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e ora è ricercato dagli uomini della Omicidi della Squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Alessandro Carmeli: decisive potrebbero rivelarsi le testimonianze di chi era presente alla partita; qualcuno, infatti, potrebbe conoscere il nome dell’assassino e fornire indicazioni utili per arrestarlo. L’aggressione è avvenuta alle 18.30: stando alle prime informazioni, era in corso una partita di calcetto nel centro sportivo di via Del Ricordo 58; attorno al campo, dietro le reti, c’erano decine di persone a guardare la gara amatoriale. Poco prima della fine dell’incontro, avrebbe riferito la moglie, il peruviano si sarebbe avvicinato ad altri due uomini e avrebbe iniziato a discutere animatamente con loro. Poi il fendente al cuore, sembra sferrato con un’arma di piccole dimensioni. Le prime fasi dell’intervento della polizia sono state particolarmente concitate perché, alla vista della prima Volante, una cinquantina di persone l’ha letteralmente circondata per accelerare i soccorsi, tanto da caricare direttamente il ferito sull’auto della polizia. I sanitari di Areu hanno intubato il trentottenne e l’hanno trasportato d’urgenza al Niguarda, ma l’uomo è morto sotto i ferri.

Nel giro di pochi minuti, il parcheggio interno del centro sportivo si è riempito di pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e del commissariato Villa San Giovanni. Difficile pensare che il killer, verosimilmente di origine sudamericana, sia uno sconosciuto per alcuni degli altri spettatori: potrebbe avere le ore contate.

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