Milano – Hanno resistito all’invasione dei Goti, del Barbarossa e alle bombe della Seconda guerra mondiale. Situate di fronte all’omonima basilica, lungo corso di Porta Ticinese, le colonne di San Lorenzo sono un raro reperto della Milano tardo romana.
Sono 16 in tutto, alte circa 8 metri, costruite in marmo e adornate con capitelli corinzi: di giorno meta per turisti, di notte luogo di incontro e movida, grazie all’ampia piazza e ai numerosi locali che la circondano.
«È una zona piacevole, ma costosa», racconta Massimo Ferra, che abita vicino. «Ci sono i vecchi abitanti dei ceti popolari e i parvenue: signorine perbene, intellettuali, designer». È una zona in cui «si sta benissimo, ma lo spaccio la rende non più fruibile dopo un certo orario», aggiunge Franco Pedrinazzi, un altro abitante del quartiere. Un problema su cui torna Barbara Vigorelli, titolare di una storica fumisteria: «Negli anni ‘80 era piena di tossici. Poi è migliorata, ma ultimamente è tornata un po’ di criminalità: complice l’area C, che ha reso il quartiere più deserto e dunque meno sicuro. Si spera che con l’apertura della metro ritorni un po’ di vivacità».