Kalashnikov, spari e fuga con il bottino: assalto al furgone portavalori a Cologno

Scene da far West davanti all’Eurospin: si riaccende la paura

Cologno, assalto armato al furgone portavalori

Cologno, assalto armato al furgone portavalori

Milano, 6 gennaio 2019 - Le strade di Cologno come il Far West. I supermercati come bancomat da spennare. Purtroppo il bilancio dei colpi messi a segno nei locali commerciali della città continua a far segnare picchi allarmanti. Nell’ultimo anno sono stati parecchi i supermercati presi di mira dalle bande criminali molto spesso alla ricerca di colpi “mordi e fuggi”, con poche centinaia di euro di bottino, altre volte a caccia di ben altra refurtiva. Quello avvenuto sabato mattina nel parcheggio dell’Eurospin di viale Lombardia appartiene di certo a questa seconda categoria. Non soltanto perché la banda ha puntato al furgone portavalori, pronta dunque a uno scontro a fuoco con le guardie giurate armate, ma anche perché i banditi erano dotati di armi pesanti, come un kalashnikov. 

I banditi hanno mostrato grande sicurezza e controllo, anche quando una delle guardie giurate, che era riuscita a dileguarsi, ha impugnato un’arma ed ha esploso tre colpi in aria. Avessero risposto con il kalashnikov, un’arma da guerra, probabilmente oggi ci troveremmo a parlare di una tragedia. Purtroppo non è la prima volta che ciò accade. 

Proprio a Cologno Monzese, nell’ottobre del 2017, una banda di criminali aveva seminato il panico nelle vie della frazione colognese di San Maurizio al Lambro. Il gruppo armato aveva fatto irruzione nell’ufficio postale di prima mattina, all’ora di apertura, e aveva tentato di sottrarre le pensioni. Gli sportelli erano protetti da vetri antiproiettile che non sono riusciti ad abbattere nemmeno a colpi di mazzetta. Per coprirsi la fuga avevano dato alle fiamme una Mercedes utilizzata per raggiungere il luogo della rapina. L’auto era stata lasciata in marcia e si era schiantata contro un’altra vettura e il muro di una villetta, rischiando di causare un incendio di proporzioni ben maggiori. 

Qualcosa di molto grave era accaduto anche nel mese di settembre del 2010 a Sesto San Giovanni, a poche centinaia di metri dal confine con Cologno. Una banda di banditi aveva aveva compiuto un colpo alle Poste di via Pisa, pensando di trovare i soldi delle pensioni. Si erano dovuti accontentare di 239 euro.  Ma fuggendo avevano trovato i carabinieri, affrontati a colpi di kalashnikov lungo via Catania. I proiettili avevano letteralmente demolito la gazzella blindata dei carabinieri. Ma i due militari ne erano usciti miracolosamente illesi.

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