
L’apertura del nuovo ponte era prevista dai tecnici entro lo scorso dicembre
Milano - In che stato è il nuovo ponte sulla Tangenziale Nord a scavalco della Milano-Meda? La domanda è rimbalzata più volte negli uffici di Regione Lombardia dopo che nelle ultime settimane il consigliere regionale Massimo De Rosa aveva chiesto di conoscere i motivi della sospensione dei lavori e il ritardo nell’apertura del viadotto, inizialmente prevista per dicembre. La risposta appare più inquietante del previsto. Con una nota ufficiale inviata nei giorni scorsi al consigliere regionale, residente a Cormano, gli uffici Infrastrutture e Trasporti della Regione fanno sapere che "durante le operazioni di collaudo sono stati misurati spostamenti non coerenti con le previsioni teoriche e, per tale motivo, la prova di collaudo statica è stata sospesa da parte dei collaudatori. A causa di tale criticità è stata così rinviata l’apertura all’esercizio delle due carreggiate autostradali del Lotto 1, nel tratto compreso tra il raccordo con la Tangenziale Nord ed il Comune di Bollate, precedentemente programmata per il mese di gennaio 2022".
A destare sorpresa e preoccupazione sono parole come "spostamenti non coerenti con le previsioni teoriche" e ancora "la prova di collaudo statica è stata sospesa", che farebbero intendere problemi piuttosto seri alla struttura. Si pensi che qui dovrebbero circolare circa 60mila autoveicoli ogni giorno. "Dal 15 febbraio chiedo chiarimenti in merito a questa situazione piuttosto paradossale – spiega il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – ma le risposte arrivano “a pezzetti“ e in modo così sommario da far aumentare la preoccupazione. Parole come quelle citate lasciano intendere che ci siano problemi seri. Ma nessuno si sbottona e spiega cosa sta accadendo". Secondo le informazioni che Regione Lombardia ha reperito dalla società Milano Serravalle, l’apertura del ponte - lungo quasi 200 metri - è stata rinviata a data da destinarsi "per consentire l’esecuzione di alcuni lavori aggiuntivi di rinforzo dell’impalcato del viadotto. I tempi necessari sono condizionati anche dalla difficoltà di reperimento dei profilati metallici, a causa della scarsa disponibilità, a livello mondiale, di materie prime, tra le quali l’acciaio".
Dunque, si deve intervenire per rinforzare il viadotto. "Per altro non è ancora chiaro quale sarà l’aumento di costi per queste opere e chi dovrà pagarle", ragiona De Rosa. Serravalle ha confermato che l’obiettivo prioritario è l’apertura della nuova "tangenziale Nord che connette il tratto Est (Cinisello, Cusano Paderno) con quello Ovest, prima d’ora chiamato Rho-Monza. Si ipotizza che tutto dovrebbe avvenire entro il secondo trimestre di quest’anno.