'Cittadini per l'aria': al via la campagna per monitorare Milano

Un'iniziativa che chiama all'appello i cittadini invitandoli a contribuire attivamente nell'attività di rilevamento di biossido di azoto nell'atmosfera. Anche a Roma e Napoli

Smog

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Milano, 20 novembre 2019 - Quanto smog c'è nell'aria? Tanto, tantissimo, troppo. È un dato di fatto: soprattutto nelle aree urbane respiriamo un’aria pericolosamente inquinata, a tutto discapito della nostra salute. Va da sé che il problema è maggiore nelle grandi città dove, intervenire, e ancor meglio prevenire, diventa una priorità sociale. È vero, sconfiggere lo smog al 100% è oggi ancora difficile ma combatterlo è possibile. E tutti possiamo fare qualcosa. Misure adeguate delle amministrazioni supportate da comportamenti virtuosi dei cittadini, possono trasformare la qualità dell’aria delle nostre aree urbane. Parte così la campagna NO2 No Grazie!, un progetto di scienza partecipata aperto ai cittadini di Milano, Roma e Napoli organizzato dall'associazione Cittadini per l'aria che spiega: "Attraverso un campionatore rilevper un mese le concentrazioni di NO2 (biossido do azoto), un gas molto nocivo per la salute, specie quella dei bambini".

Il progetto consente quest’anno agli abitanti delle tre città, grazie alla collaborazione con Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, di partecipare al monitoraggio del biossido di azoto per poi presentare alle amministrazioni cittadine dati utili a supportare l’adozione di nuove misure anti-smog.  A Milano il monitoraggio si estenderà anche all’agglomerato della città come descritto ai fini della zonizzazione sulla qualità dell’aria e a Napoli comprenderà l’area metropolitana e Caserta.

I cittadini, le famiglie, una scolaresca, un’intera azienda… tutti, aderendo al progetto, possono dare il loro contributo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo (basta registrarsi al sito www.cittadiniperlaria.org). I partecipanti potranno ritirare, a fine gennaio, un kit di misurazione che dovrà essere collocato all’aperto ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo delle semplici istruzioni. La qualità dell'aria può variare in modo significativo su brevi distanze, anche a seconda dell’intensità dei flussi di traffico. Proprio per descrivere la variabilità dell’esposizione all’inquinamento in un’area urbana, Cittadini per l’Aria invita tutti a partecipare. L’obiettivo per il 2020? Ottenere una mappatura dettagliata delle aree urbane coinvolte: per questo è fondamentale posizionare molti kit di misurazione ed essenziale la partecipazione massiccia di cittadini, scuole, aziende….

Nel periodo di esposizione, previsto per quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell'aria nel punto prescelto. I campionatori saranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio. I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni. I dati consentiranno di migliorare le capacità predittive delle concentrazioni e dell’esposizione nelle città e forniranno una descrizione precisa delle aree critiche facilitando la restituzione di informazioni utili alla pianificazione e raccomandazioni ai decisori politici. Durante il corso dell’anno i partecipanti al progetto potranno diventare agenti del cambiamento prendendo parte a incontri, laboratori, azioni di attivismo civico per contribuire all’adozione di nuove misure per la riduzione degli inquinanti dell’aria, all’insegna del motto La salute dell’aria comincia da te.

Le precedenti edizioni del progetto, svoltesi prima solo a Milano (2017) e poi anche a Brescia e a Roma (2018), hanno consentito di raccogliere e presentare alle amministrazioni cittadine dati che sono stati determinanti per l’adozione di nuove misure di riduzione del traffico a Milano (nuova ZTL Area B) e a Roma (nuova ZTL euro 3). I dati sono stati elaborati con il contributo dei ricercatori della Divisione di Chimica dell’ambiente e dei Beni culturali della Società Chimica Italiana e poi presentati alle amministrazioni con il patrocinio della Commissione Europea.

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