Cittadella degli Archivi. Porte aperte all’Art week con opere contemporanee

Organizzata dall’associazione Isorropia Homegallery con Ribot Gallery. In mostra Olivia Bax, Michele Bubacco, Bénédicte Peyrat Davide Serpetti. .

Cittadella degli Archivi. Porte aperte all’Art week con opere contemporanee

Cittadella degli Archivi. Porte aperte all’Art week con opere contemporanee

Apre oggi la mostra collettiva “Wandering out into this great unknown” ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery, con la partecipazione di Ribot Gallery, presso la Cittadella degli Archivi di Milano (alle 17), in via Gregorovius 15. Il progetto espositivo, all’interno del palinsesto della Milano Art Week e a cura di Domenico de Chirico, riunisce opere di quattro artisti contemporanei: Olivia Bax, Michele Bubacco, Bénédicte Peyrat e Davide Serpetti.

“Wandering out into this great unknown” si discosta dai processi scultorei ordinari, spingendosi dentro e fuori dal modellato. È possibile infatti trovare le sculture fatte di pieni e di vuoti di Oliva Bax (Singapore, 1988, vive e lavora a Londra) che stimolano lo spettatore ad indagare più da vicino così da poter accuratamente muovere lo sguardo da una cavità all’altra.

Michele Bubacco (Venezia, 1983) con il suo “metabolismo pittorico” espelle continuamente tutto ciò che riguarda il suo subconscio immaginifico, privilegiando la libera ricerca di traiettorie sempre nuove e sorprendenti, mediante un’improvvisazione di carattere sensoriale. Bénédicte Peyrat (Parigi, 1967, vive e lavora in Borgogna, FR e Karlsruhe, DE) dispiega la sua pittura attraverso due modi di viverla e di intenderla completamente diversi tra loro: da un lato quello più immediato e istintivo, fortemente connesso ad una visione quasi ancestrale della creazione artistica, dall’altro quello legato ad un immaginario classico, con un’idea più meditativa dell’atto del dipingere. Infine, Davide Serpetti (L’Aquila, 1990, vive e lavora tra Milano e L’Aquila), indagando la relazione che intercorre tra icone e potere, considera la psiche umana, per dirla con Carl Gustav Jung, come "una totalità conscia e inconscia allo stesso tempo", caratterizzata da una parte di luce e una di ombra che andrebbero armoniosamente integrate. Nella sua pratica pittorica, ciascuno degli elementi caratterizzanti funziona come una forma iconografica, uno scopo, un ideale, un’emozione e ciò gli consente di esplorare il concetto di natura umana nella sua interezza.

La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno.

Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d’Europa.