Città delle acque, scattano i divieti

A Cassano l’Adda è in secca. Multe salate per chi lava la macchina, innaffia di giorno o riempie piscine

Migration

di Stefano Dati

La “città delle acque”, in cui inizia il lungo percorso dei corsi fluviali e grandi rogge per l’irrigazione dei campi fino ai confini di Lodi e Cremona, si trova ad affrontare la peggiore delle crisi idriche degli ultimi 70 anni. "Al momento è tutto sotto controllo, anche se lavoriamo con il 65% delle portate massime – spiega Stefano Manuelli, referente locale del Consorzio Adda –. La situazione cambia di settimana in settimana e siamo preoccupati del continuo abbassamento del livello del lago di Como". Dal Consorzio dell’Adda fanno sapere, inoltre, che dal lago di Como l’acqua in uscita per dissetare i campi nella bassa è di gran lunga maggiore rispetto a quella in entrata derivante dalle piogge, assenti da tempo. "Siamo davvero al limite con un abbassamento storico del livello dell’acqua – continua il referente –. Se si arriva al di sotto dei 20 centimetri saremo costretti a ridurre drasticamente la portata del fiume, con gravi conseguenze sul flusso d’acqua verso i campi del Lodigiano e del Cremasco". Non mancano poi i disagi anche per le centrali di produzione di energia elettrica. "L’abbassamento ulteriore del livello del lago provocherebbe anche la chiusura di gruppi delle centrali idrotermoelettriche di Cassano e Tavazzano – conclude Stefano Manuelli –. Al momento sono a pieno regime, ma alle prese con manutenzione per pulizia alghe dalle griglie, un problema sorto soprattutto per l’abbassamento del livello dei corsi d’acqua".

Il sindaco corre ai ripari e annuncia un’ordinanza di contingentamento. "Ci troviamo ad affrontare una crisi idrica drastica di cui francamente non ho memoria nel passato – così il primo cittadino Fabio Colombo –. L’ordinanza pubblicata segue le linee guida del Cap per contingentare l’utilizzo dell’acqua. Auspico vi sia massima collaborazione dei cittadini". L’ordinanza è in vigore fino al 31 agosto e riguarda il divieto di utilizzo dell’acqua potabile in orario diurno per irrigare gli orti e innaffiare le aree verdi, compresi campi di calcio Tali operazioni sono consentite solo tra le 23 e le 6. Si raccomanda inoltre di limitare le innaffiature al minimo indispensabile. Vietato sempre il lavaggio dei veicoli e dei cortili, il riempimento di piscine e vasche esterne. Le sanzioni previste vanno da 25 a 500 euro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro