
Uno dei contenitori truffaldini
Cinisello Balsamo (Milano) - I maghi delle truffe sono sempre in agguato. Ma probabilmente nessuno avrebbe pensato che qualcuno fosse in grado di falsificare anche i cassonetti gialli per la raccolta dei vestiti, per poter lucrare sull’abbigliamento usato di cui le persone normalmente si liberano. Il curioso raggiro, perché di questo si dovrebbe trattare, è stato scoperto nei giorni corsi dagli agenti della polizia locale che hanno individuato ben 5 cassonetti gialli, identici a quelli che da anni sono sistemati in diverse zone del territorio, gestiti da una organizzazione misteriosa.
Tutto è cominciato quando alcuni cittadini si sono lamentati con l’amministrazione comunale per la presenza di diversi vestiti abbandonati davanti a un cassonetto vandalizzato. La locale è intervenuta per far ripulire, ma l’assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello ha subito convocato la società Vesti Solidale, che vanta un accordo più che decennale per poter tenere ben 32 “campane“ gialle in diversi punti del territorio, per facilitare la raccolta di abbigliamento usato. La reazione è stata sorprendente: "Quei cassonetti non sono i nostri". A ben vedere, si è scoperto che una organizzazione, per ora sconosciuta, ha clonato i cassonetti di Vesti Solidale e li ha distribuiti sul territorio. L’unica differenza è la mancanza di loghi e scritte. L’obiettivo è chiaro: raccogliere abbigliamento usato sfruttando l’immagine della società, ben conosciuta.
Gli agenti della polizia locale hanno sorvegliato per alcuni giorni i cassonetti abusivi per cercare di cogliere sul fatto i “gestori“, ma senza risultato. Così, l’altro pomeriggio le 5 “campane“ abusive sono state rimosse e portate alla piattaforma ecologica a disposizione dei proprietari. Tuttavia pare piuttosto difficile che qualcuno li reclami, perché dovrebbe spiegare i motivi dell’abuso e pagare le sanzioni per l’occupazione abusiva del suolo pubblico. «Purtroppo il settore dei rifiuti e quello dei prodotti usati sono molto soggetti a questi rischi di abuso – ha confermato l’assessore Aiello –. Per questo ho chiesto agli agenti di prestare la massima attenzione per evitare che la criminalità si infiltri". Già in passato in molti comuni del Nord Milano era attiva una organizzazione che all’alba si muoveva nei quartieri delle città per anticipare i mezzi della raccolta differenziata e “rubare“ carta e plastica, da rivendere sul mercato nero del riciclo.