Cinisello, caldaia rotta al centro sportivo: lasciati al freddo da gennaio

Le calciatrici del Soccer Lady continuano ad allenarsi senza spogliatoi, i coetanei della Serenissima no

Una partita sul campo della Serenissima

Una partita sul campo della Serenissima

Cinisello Balsamo (Milano) - ​Privati degli spogliatoi e lasciati al freddo in pieno inverno a causa di una caldaia guasta. Mentre a Cinisello si diffonde il malessere tra le associazioni sportive per i ritardi e le incertezze nella gestione degli impianti, dalla società sportiva Serenissima, che nei primi anni ‘80 ha dato i natali calcistici al campionissimo Gaetano Scirea, emerge una storia di degrado e abbandono che sta facendo indignare decine di famiglie cinisellesi.

Nel mese di gennaio la caldaia del campo di allenamento di via Frattini si è guastata. Da quel momento, il Comune ha impedito ai circa 70 allievi delle squadre calcistiche di utilizzare gli spogliatoi fino a data da destinarsi. Insieme ai ragazzi delle giovanili e della terza categoria della serenissima, sono rimaste al freddo anche le ragazze della società sportiva Lady Soccer, che militano nei campionati di calcio femminile. Queste ultime hanno deciso di continuare ad allenarsi sul campo, nonostante gli siano stati preclusi gli spogliatoi. Non è stato lo stesso per i ragazzi della Serenissima.

"Abbiamo dovuto fermare le attività su quel campo perché non potevamo consentire a ragazzi molto giovani di allenarsi senza avere una doccia calda alla fine e senza nemmeno la possibilità di cambiarsi in uno spogliatoio accogliente - spiega Stefano Crippa, direttore sportivo della società calcistica -. Ci stiamo arrangiando, ma ciò che colpisce è il fatto che il Comune ci abbia lasciato completamente senza indicazioni". In un incontro che si è svolto subito dopo il guasto alla caldaia, alla società sportiva era stato proposto di proseguire le attività su un’area a prato che sorge accanto al campo di via dei Lavoratori, uno spazio non attrezzato per l’attività calcistica. "Ciò che ci preoccupa è che non si sono state date indicazioni in merito ai tempi per il ripristino della caldaia - continua Crippa -. L’impressione che abbiamo è che quell’impianto sportivo sia stato un po’ abbandonato a se stesso, senza comprenderne il valore per tante famiglie del quartiere che lo frequentano quasi ogni sera. Siamo convinti che sia necessaria una visione più ampia e chiara sul futuro degli impianti nella nostra città".

 

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