Salvata dallo stupro dalle urla della vicina affacciata al balcone

Nella notte tra sabato e domenica una ragazza di 19 anni era appena scesa dall'autobus quando era stata buttata a terra da un giovane

Un intervento dei i carabinieri

Un intervento dei i carabinieri

Cinisello Balsamo (Milano) - E’ stata salvata da una drammatica violenza solamente grazie all’intervento di una donna, svegliata di soprassalto dalle urla della ragazza, che dal balcone ha cominciato  a inveire contro l’aggressore mettendolo in fuga. L’incubo di una violenza carnale si è materializzato nella notte tra il 4 e il 5 aprile in una strada al confine tra Cinisello Balsamo e Cusano Milanino, dove una studentessa di 19 anni è stata aggredita da un uomo, catturato pochi minuti più tardi dai carabinieri.

Poco dopo l'una della notte la giovane si trovava in via Tiziano, dove era da poco scesa da un autobus. Alle sue spalle si è materializzato un uomo che, dopo essersi abbassato i pantaloni, l’ha aggredita scaraventandola in terra, in mezzo alle case di questo quartiere residenziale. La ragazza, di corporatura esile, era al telefono ed è stata colta completamente di sorpresa dal suo aggressore che dopo averla atterrata è riuscito ad abbassarle i pantaloni e strapparle gli slip. Per fortuna, nel momento in cui era immobilizzata e paralizzata dal terrore, le sue urla sono state sentite da una donna che si è affacciata al balcone e ha cominciato a inveire, riuscendo a mettere in fuga l’uomo.

In un primo momento si era pensato a una lite in strada, tanto che la donna aveva chiamato il 112 chiedendo l’intervento per sedare il litigio. La prima pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto appena 67 secondi dopo l’allarme. E quando i due militari hanno compreso di trovarsi dinanzi a un caso di violenza hanno mobilitato tutte le pattuglie presenti sul territorio del Nord Milano. L’intero quartiere è stato cinturato dalle pattuglie che hanno battuto palmo a palmo la zona. Un presidio è stato organizzato anche dinanzi alla stazione sestese della metropolitana per bloccare qualsiasi sospetto. Quando la ragazza ha confermato ai carabinieri che l’aggressore era uno straniero, i controlli si sono focalizzati sulle fermate degli autobus, pensando che si trattasse di una persona priva di mezzi propri.

Quell’intuizione ha dato i suoi frutti. Un uomo, con un vistoso graffio sul volto, è stato individuato ad una fermata del bus in via Marconi, a circa 700 metri di distanza dal luogo della violenza. Si tratta di un cittadino egiziano di 22 anni, in Italia senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora. Sul suo nome non compaiono precedenti, ma gli investigatori stanno verificando se abbia degli alias  e se abbia già commesso altri reati. Il sospettato è stato riconosciuto già nella nottata dalla sua vittima. “Non ricordo l'esatta sequenza di cosa mi ha fatto una volta a terra - ha raccontato più tardi la studentessa - io ero immobile dalla paura”. Ma quel graffio al volto che le ha procurato con la forza della disperazione, è rimasto quale prova indelebile.

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