Cinisello Balsamo (Milano) 6 febbraio 2024 – Agli agenti hanno mostrato il contratto di affitto e anche i bonifici bancari, con tanto di causale “pagamento del canone mensile”. Peccato che quei contratti non fossero stati mai registrati, risultando solo carta straccia. La polizia locale ha accertato l'esistenza di un’attività di affittacamere non autorizzata in via De Vizzi, grazie al controllo delle effettive residenze, che consente anche di identificare e fermare chi vive illegalmente sul territorio.
Durante il sopralluogo, i ghisa hanno identificato cinque persone, tutte di nazionalità diversa, che alloggiavano in un appartamento, trasformato in un dormitorio. Ognuno di loro aveva firmato un contratto e pagava 300 euro al mese. Tutti regolari, avevano cercato e trovato una sistemazione in condivisione per abbattere i costi, senza sapere che l’attività messa in piedi dall’affittacamere fosse abusiva.
A percepire i canoni è uno straniero di origine cubana, incensurato, che a sua volta aveva preso in affitto l’immobile da una società, che ora sarà informata dell’accaduto dalla polizia locale. L’appartamento era stato organizzato in modo da ospitare fino a 14 persone: a fine mese, nelle tasche del cubano, entravano così oltre 4mila euro, tra bonifici e contanti consegnati a mano.
Gli agenti, durante il sopralluogo, hanno potuto anche constatare le precarie le condizioni igieniche, in cui vivevano gli affittuari che non disponevano neanche di arredi e attrezzature per sistemare i propri vestiti ed effetti personali. Un piccolo cucinino, quasi abbandonato, una stanza con 8 posti letto, di cui 4 a castello, e un’altra con i restanti. Qualche materasso per terra, come giaciglio di fortuna, neanche la presenza di un armadio.
Sorpresi gli inquilini, che credevano che il contratto che avevano in mano fosse regolare e che nei prossimi giorni, quando presumibilmente saranno apposti i sigilli, dovranno trovare un’altra sistemazione. Il cubano si è beccato una sanzione di 4mila euro per l’attività abusiva, oltre a una denuncia. Tra le contestazioni, infatti, c’è anche la violazione di una legge regionale, per la pubblica sicurezza, che obbliga gli albergatori e i locatori a comunicare i dati degli delle persone ospitate alla Questura. Le indagini vanno avanti. È stata informata l'autorità giudiziaria e nei prossimi giorni l’uomo sarà ascoltato in comando.