Cinisello Balsamo (Milano), 14 ottobre 2023 - “Il cavo è la verità”. Il suo motto lo ha accompagnato oggi pomeriggio, sabato 14 ottobre, a Cinisello Balsamo nel tentativo di firmare il nuovo Guinness. Il funambolo Andrea Loreni, torinese classe 1975, ha scelto piazza Gramsci per camminare oltre il limite, su un cavo d'acciaio di 24 millimetri di diametro, teso per 40 metri con un’inclinazione media di 39 gradi e una pendenza del 43%.
Camicia a quadri, scarpe Superga, l'asta di bilanciamento in mano una volta salito sulla piattaforma in una piazza tanto gremita quanto in silenzio per ammirare l'impresa col naso all'insù. I pantaloni arrotolati che lasciano vedere i calzini rosso fuoco a pois neri, un indugio verso la metà. "Vai, carica bene, avanti le spalle Andre, insisti", le indicazioni da giù da parte del tecnico che lo segue. "Avanti il peso, bravo" e poi l'applauso alla scivolata che lo ha visto "perdere" la presa col piede e restare appeso in aria a pochi metri dalla fine.

Si plana a terra e dopo qualche minuto per ritrovare la concentrazione si ricomincia col secondo tentativo: la procedura ne consente tre. Col sole che inizia a tramontare, Andrea riesce a oltrepassare il punto "maledetto", ma poi perde ancora l'equilibrio. "Ma come si fa? È troppo inclinato", dice una signora dal pubblico, in prima fila. "Ma lo ha già fatto nelle prove ieri", la risposta che arriva al di là delle transenne. Borraccia in mano, il funambolo si vede attraversare la piazza e andare via col suo preparatore.

C'è l'ultima possibilità per entrare nella storia dei record. Il maxischermo lo immortala seduto a terra, con le gambe incrociate. "Io non riesco a guardare quando inizia ad andare troppo in alto", confessa il sindaco Giacomo Ghilardi. Dopo l'applauso più forte, Loreni riparte ma stavolta c'è qualcosa che non va: le scarpe scivolano dai primi passi, tirandolo indietro come in una moon walk alla Michael Jackson. Cambia calzature, ne indossa un paio da tennis bianche. Stavolta supera il punto critico, è quasi arrivato. "Stavolta ce la fa", dice il pubblico, ma resta a cavalcioni su quella fune. Si rialza, continua, ma poco dopo si ritrova nella stessa posizione con le gambe a penzoloni. La piazza lo esulta lo stesso mentre scende.
"Non è record, ma un bellissimo spettacolo oltre i limiti", dicono gli organizzatori. Gli abbracci mentre va sul palco. "Sono molto confuso. Per motivi miei non riuscivo a tenere la presa. È facile dire che sono le scarpe, sarebbe comodo. Diciamo che io e le scarpe insieme non abbiamo funzionato. Ringrazio la piazza", il commento a caldo. "Mi sento molto spaesato. Respiravo perché avevo troppa testa, contavo i passi che mancavano, non sono riuscito a capire quale posizione mantenere. Lasciate montato che domani mattina siamo qua. Ieri sono andato su serenamente senza indugi", confessa.
"Ho tanta fiducia e penso che non mollerà presto", le parole del giudice che non ha potuto ufficializzare il risultato positivo. "Se la posizione ti manca non funziona nulla. Paura ne ho sempre ma stavolta era diversa. Non dell'incolumità ma del fallimento. Con tante persone qua mi sembrava corretto riuscire". Dal pubblico parte un "Bravissimo!" urlato da un bambino.

"Esplorare non è solo conoscere per me, ma soprattutto permettersi di vivere quello che non si viveva prima - aveva spiegato prima della prova -. Essere altro da ciò che eravamo, per scoprire che siamo anche quello che non sapevamo di essere". Andare oltre il limite per conoscersi nel profondo. "Esplorare, camminare, correre in terreni nuovi per scoprire cosa sono pronto di tentare, cosa non voglio mettere a rischio, cosa mi frena per esplorare tutte le mie potenzialità e vivere tutta la vita che possiamo".
Un uomo in equilibrio per superare l’attuale record del mondo (38° 06’). Andrea Loreni, l’unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze, è ormai noto a tutti per le recenti traversate a Milano dal Bosco Verticale alla Torre Unicredit e sopra la diga di Ridracoli, entrambe a 140 metri dal suolo.
“In questa impresa da record mi muove il concetto di esplorazione. Nessuno finora è mai salito su un cavo inclinato di 39 gradi, è una zona inesplorata, in cui cercherò di entrare con curiosità e gentilezza, per scoprire cosa c’è in questo terreno ignoto oltreché per vivere e conoscere cosa c’è dentro di me”. Le procedure per la realizzazione del record sono rigidamente stabilite come i rituali Zen, che il funambolo pratica quotidianamente per allenare corpo e mente.
Secondo i parametri per stabilire il nuovo record, la distanza minima percorsa sulla corda è stata di almeno 40 metri (131,23 piedi) con una fatica fisica notevole. In questo è stato usato un cavo FAS, azienda del territorio di Cinisello Balsamo che ha organizzato l'evento in collaborazione col Comune. Il funambolo ha percorso l'intero percorso in direzione ascendente, cioè dal punto più basso verso quello più alto.
“Un anno fa Andrea ha suonato alla nostra porta 'Vorrei fare un record, camminare su un cavo a 39° di pendenza. Mi aiutate?'. È nata quasi per gioco questa collaborazione: sembrava un’impresa impossibile, ma Andrea sa trasmettere la sua convinzione e io e Federico Amati, amico e collega, siamo stati contagiati dal suo entusiasmo”, ha racconta Gianni Rovera di FAS SpA. “Sfidare il Record non è qualcosa da tutti i giorni, è qualcosa che resta ed è per questo che ho voluto che si svolgesse proprio qui nella nostra Cinisello Balsamo: sarà il nostro modo di dire grazie a chi lavora ogni giorno con noi e a tutta la nostra comunità.”
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