
Mario Mieli, figura storica del movimento per i diritti delle persone omosessuali morto a Milano nel 1982. A destra, la sede del Cig di via Bezzecca
Milano – Il Cig Arcigay Milano festeggia, domani martedì 27 febbraio, 40 anni di vita. Per celebrare l’anniversario sono previsti una serie di eventi che coinvolgeranno la città: si comincia domani sera con un aperitivo sociale nella sede dell’associazione in via Bezzecca. Verranno poi presentate la video-serie dedicata alla comunità LGBTQ+, il podcast con i racconti degli attivisti di ieri e di oggi, la mostra itinerante con i poster storici dell’archivio e la mappa dei luoghi della storia arcobaleno di Milano.
La storia
Il Centro d’Iniziativa Gay nacque il 27 febbraio 1984, quando Mario Anelli, fondatore insieme a Felix Cossolo e Ivan Teobaldelli della rivista Babilonia, registrò l’atto costitutivo del Cig. La prima sede fu all’interno dell’Arci di via Fanti, piccola via tra il Palazzo di Giustizia e il comando dei carabinieri di via Lamarmora. L’anno successivo, il 3 marzo 1985 il Cig milanese fu uno dei protagonisti della fondazione a Bologna dell’Arcigay, di cui è ancora oggi una delle colonne. Dalla prima sede di via Fanti, il Cig si trasferì diverse volte, fino ad approdare nel 2000 in via Bezzecca, dove ha ancora oggi la sua casa.
Il movimento
Alla data della fondazione ufficiale del Cig, il movimento per i diritti delle persone omosessuali aveva sulle spalle già anni di lotta. Un anno importante fu il 1971 quando a Torino nacque l’associazione Fuori! (acronimo di Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), che nel 1972 diede alle stampe la sua prima pubblicazione. Sempre nel 1972 fu la prima, clamorosa, uscita pubblica: la contestazione del Congresso Italiano di Sessuologia a Sanremo, che affrontava il tema “Comportamenti devianti della sessualità umana” e proponeva delle “cure” per l’omosessualità. Tra i fondatori di Fuori! ci fu una figura fondamentale per il movimento LGBTQ+ non solo italiano: Mario Mieli.
Mario Mieli
Nato a Milano nel 1952, Mario Mieli era il sesto dei sette figli di Liderica Salina e Walter Mieli, fondatore della grande azienda di filati e lavorazione della seta. Frequentò il liceo Parini, dove fondò un circolo di poesia, che divenne un luogo di incontro e confronto per persone omosessuali. Alla fine del liceo si trasferì a Londra per studiare inglese: nella capitale inglese frequentò il Gay Liberation Front e, al suo ritorno in Italia, partecipò nel 1971 alla fondazione di Fuori!. Nel 1974 (in aperta contestazione all’adesione del fronte al Partito Radicale) fondò a Milano i Collettivi Omosessuali Milanesi (Com). Nel 1977 si laureò in filosofia: la sua tesi di laurea “Elementi di critica omosessuale” venne pubblicata da Einaudi e poi tradotta in diverse lingue: ancora oggi è un testo letto e studiato non solo in Italia. Il nucleo del pensiero di Mieli è la convinzione che ogni persona nasce potenzialmente transessuale: sono i condizionamenti sociali e l’educazione (l’educastrazione, diceva) a trasformare tutto ciò che non è eterosessualità in perversione.
Il suicidio
Personalità inquieta e poliedrica, oltreché all’impegno politico, Mieli si dedicò alla letteratura (il suo unico romanzo “Il risveglio dei faraoni” fu pubblicato postumo nel 1994) e al teatro. Fu uno dei primi a rifiutare apertamente le categorie di genere. Combattè tutta la vita con la rigida morale della sua famiglia, con il disagio psichico (fu anche ricoverato in una clinica psichiatrica) e con una profonda depressione: il 12 marzo 1983, all’età di 30 anni, venne trovato morto suicida nel suo appartamento di Milano, asfissiato dal gas del forno.
Il Cig oggi
Oggi il Centro d’Iniziativa Gay conta più di 400 volontari. La helpline dell’associazione nell’ultimo anno ha risposto a più di 700 richieste, sono stati organizzati 110 incontri nelle scuole raggiungendo più di 4.000 studenti, 100 le persone seguite dallo sportello psicologico e in forte crescita le richieste giunte allo sportello legale, 130 i migranti seguiti, anche per richieste di asilo e protezione internazionale.
La presidente
“Il Cig – dice Alice Redaelli, presidente del Cig Arcigay Milano – è nato nel 1984 rispondendo a un’esigenza precisa della comunità LGBTQ+, quella di essere vista come motore di cambiamento, in maniera radicale e innovativa. Oggi nella nostra associazione vediamo il valore vero della rivoluzione, quella quotidiana, dietro le quinte, al servizio della città e che mette al centro le persone: vediamo come l’energia del volontariato e la cura verso gli altri possono disegnare nuovi orizzonti e possibilità, e allargare gli orizzonti di tutta la cittadinanza”.