Cicogne in cova sul campanile della chiesa

Sono anni che la loro presenza allieta il piccolo paese del Sud Milano, i cui abitanti ormai le considerano parte del territorio

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di Alessandra Zanardi

Cicogne in cova sul campanile della parrocchia di Cerro al Lambro. Come da copione, ora i cerresi aspettano di vedere i piccolini. Ancora una volta infatti si spera che la coppia di cicogne che nidifica in cima alla chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo renidiata. Un evento festoso, che saluta la primavera. A stuzzicare la curiosità rispetto alla famiglia di pennuti che nella piccola comunità di 5mila anime è ormai diventata parte del contesto è Stefano Luciano, analista informatico di 31 anni con la passione per i video e le foto dall’alto. Grazie a un drone, in questi giorni il giovane è riuscito ad immortalare il nido costruito sul campanile, ad un’altezza di circa 30 metri; al suo interno, un esemplare che dà l’idea di essere intento alla cova. Sullo sfondo, la luce del tramonto. Immagini che non possono non strappare un sorriso e hanno già fatto il giro dei social locali. Scatti di buon auspicio "in un momento così tormentato, dove alla pandemia da Covid si è aggiunta purtroppo anche la guerra alle porte dell’Europa", osserva Luciano, che appena possibile cercherà di condividere coi suoi concittadini anche l’emozione dei piccoli appena nati.

"Da sempre la natura è un elemento positivo, di rinascita". La prima comparsa delle cicogne a Cerro risale a dieci, dodici anni fa. Una presenza che nel tempo si è consolidata ed è valsa alla cittadina la denominazione di "paese delle cicogne" attribuita dalla Lipu, che nel tempo ha organizzato diverse iniziative di osservazione di questi animali e dei loro leggiadri volteggi nel cielo.

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