Ciclobby, non è mai troppo tardi: via al corso gratuito per andare in bici

Per principianti o per chi teme le due ruote

I partecipanti al primo corso per andare in bici organizzato gratuitamente da Ciclobby

I partecipanti al primo corso per andare in bici organizzato gratuitamente da Ciclobby

Ai principianti assoluti sono state fornite le biciclette, concesse da Rossignoli, prive di pedali all’inizio. Perché mai? «Perché è importante prendere confidenza con il mezzo spingendosi solo coi piedi. I pedali sarebbero solo un intralcio» spiega Paolo Piffer, volontario di Ciclobby. Un metodo pedagogico che funziona perché la maggior parte, dopo un po’, chiede i pedali per fare il suo primo elettrizzante giro in bicicletta. Succede a una giovane social media manager, Liliana Albano, 24 anni: «Da piccola mi era capitato di cadere e le strade di Napoli con il traffico non erano le più adatte per imparare. Da quando mi sono trasferita a Milano mi sono detta che dovevo colmare questa lacuna. La bici è il mezzo migliore per muoversi in città. Ero venuta con l’idea di indossare un casco e delle ginocchiere… Ma gli istruttori sono stati bravissimi a non metterci pressione. Peraltro nessuno è caduto rovinosamente a terra».

Un plauso ai maestri arriva anche dall’unico ragazzo presente, un 23enne di origini albanese, Oraldo Dosu. «Da bambino avevo a disposizione solo modelli per adulti: non riuscivo mai a toccare coi piedi e questo mi incuteva terrore. I volontari mi hanno infuso sicurezza. Il prossimo passo sarà muoversi in una strada vera». L’invito a proseguire con le due ruote è arrivato anche da Pinar Pinzuti, coordinatrice internazionale della Fancy Women Bike Ride, la pedalata femminile più colorata del mondo. L’iniziativa nata in Turchia nel 2013 come strumento di emancipazione, anche quest’anno - per Milano è la seconda edizione - metterà in sella migliaia di donne il 22 settembre in 120 città, come Roma, Berlino, Londra, Vancouver: «Per partecipare basta presentarsi domenica 22 alle 16 in piazza Duomo. Niente tute, meglio vestirsi in modo «esagerato». Il percorso sarà in centro e alla portata di tutti» assicura Pinzuti.

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