NICOLA PALMA
Cronaca

Ciclista contromano in via Arquà: urta un’auto, poi accoltella due fratelli e fugge

MIlano, il ragazzo ha colpito conducente e passeggero con cutter e spray. Bloccato un’ora dopo al San Raffaele

Polizia sul luogo dell'accoltellamento

«Sembrava che stesse tirando soltanto pugni, ma nella mano stringeva un cutter e colpiva a ripetizione". Samir ha assistito in diretta all’aggressione e ha pure cercato in un primo momento di dividere i litiganti, tutti suoi connazionali: "Ho detto che non era il caso di discutere in maniera così violenta in pieno Ramadan per un incidente e che sarebbe bastato poco per mettersi d’accordo". E invece non è andata così: uno di loro, il più giovane, ha accoltellato gli altri due ed è scappato è stato rintracciato e arrestato al pronto soccorso del San Raffaele, dove si era recato per farsi medicare una ferita al polso sinistro. Per fortuna, nessuno dei feriti è in pericolo di vita: il maggiore dei fratelli, un quarantunenne egiziano, è intubato in Rianimazione per gli squarci provocati da un paio di fendenti all’addome e a una spalla; meno preoccupante il quadro clinico del minore, trentanovenne, trasportato al Fatebenefratelli in codice giallo e rimasto in osservazione.

Ore 15 di ieri, siamo in via Arquà, traversa a senso unico di via Padova da tempo assediata da degrado, spaccio al dettaglio e altri traffici (meno di un mese fa i carabinieri hanno smantellato un dormitorio fatiscente con venti bengalesi stipati in un bilocale). Un’Alfa 159 station wagon la sta percorrendo in direzione via Leoncavallo: all’improvviso, il conducente si accorge che dalla parte opposta sta arrivando una moutain bike; è contromano, ma il ragazzo in sella non si risparmia in evoluzioni e zigzag. L’impatto è inevitabile: la ruota anteriore della bici si schianta contro la parte sinistra del paraurti della 159. Il ciclista ventenne fa per andarsene, come a dire: "Non è successo niente".

Gli altri non ci stanno: scendono il conducente, il fratello e un amico, egiziani come il ragazzo. Sulle prime, pare che la situazione sia sotto controllo: l’automobilista sposta l’auto davanti a un passo carraio per far defluire la coda che nel frattempo si è formata; il ciclista percorre qualche decina di metri, parcheggia la bici e torna indietro. La discussione riprende: l’automobilista insiste perché il danno gli venga risarcito; l’altro non ne vuole sapere. Intervengono a far da pacieri Samir e il secondo passeggero della station wagon, l’unico illeso del gruppo, ma proprio in quel momento il ciclista svuota contro i rivali una bomboletta di spray urticante.

Poi parte il corpo a corpo: il ventenne ha un taglierino e colpisce più volte i due fratelli di 39 e 41 anni, che a un certo punto si accorgono che i loro abiti sono sporchi di sangue; si sdraiano a terra doloranti, aiutati dall’amico. Nel frattempo, il ciclista corre a recuperare la bicicletta e scappa a tutta velocità. In pochi minuti, la strada si riempie di ambulanze e auto dell’Ufficio prevenzione generale della Questura e del commissariato Villa San Giovanni: i feriti vengono portati in ospedale, uno è in gravi condizioni. Parte la caccia all’uomo, che dura poco: alle 16, il fuggitivo viene bloccato davanti all’ospedale di via Olgettina, dove dovrà tornare per essere sottoposto a un intervento chirurgico al braccio.

Chi frequenta la zona racconta che il ragazzo è comparso un paio di settimane fa e che frequenta abitualmente l’area del parco Trotter: "Faceva lo sbruffone con la bici, anch’io ho rischiato di investirlo, ma sono riuscito a evitarlo sterzando – chiosa Samir –. Spero che quei due uomini se la cavino".