Chiaro di luna a Paullo Rivive il fascino del vinile

Il brano di Alberto Testa riproposto in un 45 giri che sarà presentato alla fiera del paese

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di Alessandra Zanardi

"Nulla è più bello di un chiaro di luna a Paullo", cantava nel 1962 il cantautore milanese Alberto Testa. Il brano, "Chiaro di luna a Paullo", rappresentava la versione italiana di una canzone francese, "Un clair de lune a Maubeuge", dove si elogiavano le improbabili bellezze di Maubeuge, cittadina sperduta in una landa desolata a 230 chilometri da Parigi. Allo stesso modo Testa magnificava, con un pizzico d’ironia, le bellezze di Paullo, e in generale, quelle di un hinterland meneghino le cui suggestioni, dall’"aria pura di Pero" alla dolcezza "di una crociera sul Lambro", sembravano tali da far impallidire persino i fasti dell’Egitto, i colori dell’Aurora boreale e i tramonti sul Mar Nero. Oggi, a 60 anni dalla melodia intonata dallo scomparso Testa, quella canzone rivive in un disco, un 45 giri, che verrà presentato e venduto il 22 maggio, in occasione della fiera di Paullo "Cià che girum". E se un lato del vinile è dedicato al Chiaro di luna, le cui parole ispirarono anche l’omonimo dolce con pasta frolla, mandorle e marmellata ideato dal pasticcere Ettore Pahor, l’altro lato è dedicato a "Peder dei Luganegh", brano popolare d’inizio Novecento che col tempo è diventato una sorta di inno del paese, intonato in più occasioni anche dalla banda musicale (nella foto). L’iniziativa di riproporre le due canzoni - oggi interpretate da altrettanti cantanti paullesi, Giordano Lucchini per "Peder dei Luganegh" e Floriano Siccardi per "Chiaro di luna a Paullo" - è della Pro Loco, che ha lavorato al progetto col patrocinio del Comune. Del disco sono state realizzate 500 copie. "Si tratta di brani che sono rimasti nell’immaginario collettivo locale e che forse così potranno essere conosciuti anche dalle nuove generazioni", spiega il presidente della Pro Loco Maurizio Balducci. E se "la scelta di riproporre il 45 giri rispecchia la volontà di far rivivere a tutti gli effetti il clima dell’epoca", chi non possiede il mangia-dischi potrà tranquillamente ascoltare le canzoni in digitale, inquadrando il Qrcode impresso sulla locandina che accompagna il vinile. Quello che verrà presentato alla fiera cittadina è il frutto di un "lavoro durato due anni - prosegue Balducci -, durante i quali abbiamo anche rintracciato il figlio di Alberto Testa, Fabio che ha fornito alcuni materiali, comprese le foto che vanno a comporre la copertina del disco". Proprio alcune foto d’epoca saranno esposte nello stand che ospiterà il lancio dell’insolito prodotto musicale.

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