EMILIO
Cronaca

Che delizia la caggiada di mia nonna

L'articolo racconta i ricordi di Emilio Magni legati alla sua infanzia in cascina e alla deliziosa "caggiada" della nonna, confrontandola con lo yogurt moderno.

Che delizia la caggiada di mia nonna

L'articolo racconta i ricordi di Emilio Magni legati alla sua infanzia in cascina e alla deliziosa "caggiada" della nonna, confrontandola con lo yogurt moderno.

Magni

Anche se di certo qualche altro bambino è stato più fortunato di me, penso che pure io, nel mio piccolo, sia stato un fanciullo baciato dalla fortuna. Perché mi prendono questi ricordi colmi di emozioni? Perch[ "sun vegnuu grand", come si diceva una volta, nella cascina dei miei nonni contadini, tra il profumo del fieno, la puzza della stalla, le messi, le pannocchie del granoturco: ogni giorno una scoperta. Ho vissuto incanti che gli attuali bambini non si sognano nemmeno. Ho bevuto (o mangiato) la schiuma del latte appena munto, spostando qualche pagliuzza, ma la delizia che più mi sovviene "l’è la caggiada", il latte cagliato dopo la mungitura, che la nonna mi dava, quando tornavo da scuola, il pomeriggio. Grazie alla fantasia di cui un tempo le donne erano fornite, con la quali sono nate pietanze celebri come la "cassoeula" e la "busecca, la nonna arricchiva la "caggiada", con fragole, ciliegie, acini d’uva a seconda della stagione. Qualche volta veniva con me nella cascina una compagna di scuola che abitava in una lussuosa villa un po’ più avanti. Diceva che la "caggiada" di mia nonna era più buona delle torte di casa sua. Quando, al bar, ricordo quella "caggiada" come un golosità qualcuno ribatte: "Ma adess ch’è minga el yogurt che l’è la stessa roba?". Come spiega Francesco Cherubini per la "caggiada", i contadini dell’Alto Milanese e brianzoli non ricorrevano a "il latte cagliato ad arte, ovvero con il caglio, ma quello che, tolta la panna, si lascia tanto in riposo, quanto basti che cagli da sé, naturalmente". Lo yogurt non è prodotto naturale, è un alimento ottenuto "dalla fermentazione batterica del latte grazie all’aggiunta di batteri", noti come "colture di yogurt". Come spiegano gli esperti la fermentazione degli zuccheri del latte indotta da questi batteri produce acido lattico fornendo allo yogurt quel piacevole aspro sapore. Che assomiglia un po’ a quello che ricordo della "caggiada". Per far contento l’amico ho detto che pure lo yogurt mi piace, ma la "voeut mètt me l’era buna la caggiada?".

mail: emiliomagni@yahoo.it