GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Chanel fa shopping a Robecchetto

La maison ha acquistato la storica conceria Gaiera per rafforzare una collaborazione iniziata dieci anni fa.

ROBECCHETTO

CON INDUNO

di Giovanni Chiodini

Chanel ha acquistato la storica conceria Gaiera Giovanni, rafforzando in questo modo la sua presenza nella filiera della lavorazione delle pelli. L’acquisto della Gaiera segue quella effettuata lo scorso anno della conceria Samanta di Ponte a Egola, specializzata nella lavorazione dei pellami stampati. Fondata nel 1946 la conceria robecchettese è specializzata nelle pelli di capretto, agnello e vitellino per il lusso, con particolare riferimento a borse e calzature. Pellami lisci e morbidi di elevata qualità. La Gaiera è attualmente guidata da Enrica Miramonti, che dal 2019 è entrata anche nel consiglio di Unic-Unione nazionale industria conciaria, Raffaele Mosconi e Gerardo Figini.

Persone che resteranno ancora alla guida della storica conceria con l’affiancamento di alcune figure indicate da Chanel. Nella sede di Robecchetto lavorano 66 dipendenti. "Chanel è uno dei clienti storici di Gaiera e questa decisione è stata motivata da interessi convergenti: l’esigenza per Gaiera di appoggiarsi a un partner solido, nonché uno dei nostri clienti più importanti, che garantisce una visibilità a lungo termine all’azienda, e la volontà da parte di Chanel di assicurarsi e di accompagnare una filiera essenziale alla propria attività", la nota dell’azienda francese. Chanel e Gaiera lavorano insieme da più di 10 anni e condividono la stessa visione aziendale.

"Questo investimento offre un quadro di collaborazione più duraturo essendo parte della continuità di una relazione già stabilita. Conformemente alla strategia di Chanel in questo tipo di operazione, Gaiera continuerà a collaborare con tutti i suoi clienti". La notizia della firma dell’accordo è stata accolta con soddisfazione a Robecchetto. "Siamo molto orgogliosi per il traguardo raggiunto, che ci permette di guardare al futuro con sempre maggiore entusiasmo e sicurezza – ha commentanto Miramonti –. La nostra è la storia di una famiglia che da tre generazioni eccelle nel mondo della conceria e che ora viene ulteriormente valorizzata. È importante che questo accordo si sia consolidato in questo momento in cui il mondo intero sta vivendo delle difficoltà dovute a fattori esterni a quelli economici, è una bella iniezione di fiducia per tutti noi".

La conceria Gaiera è stata fondata da Giovanni Gaiera subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale. In un periodo in cui tanti, a Turbigo e Robecchetto, avviarono il lavoro di concia delle pelli recuperando stalle e costruendo nuovi capannoni. Giovanni Gaiera comincò producendo fodere su pelli di montone. La prima svolta negli anni Sessanta quando dalle fodere si passò ad articoli di maggior pregio per le tomaie iniziando la lavorazione delle pelli di capretto. Negli anni Ottanta la creazione della nuova conceria, con spazi aumentati per la riconcia e la tintura. In quel periodo partì anche la lavorazione del capretto scamosciato. Dagli anni Novanta la Gaiera entra nel settore dell’alta moda, con la produzione di nappe di agnello. Poi, con la lavorazione delle pelli dei vitelli, c’è stato un incremento della produzione per la pelletteria. Ultima arrivata nel 2018 la produzione di articoli su agnello Metal Free.