E' morto Cesare Cadeo, volto garbato della tv. Il sindaco Sala: "Era innamorato di Milano"

Numerosi messaggi di cordoglio, Silvio Berlusconi: "Professionalità, stile e coerenza". Carlo Sangalli: "Gentile nell'animo". Matteo Salvini: "Ci mancherai"

Cesare Cadeo

Cesare Cadeo

Milano, 4 aprile 2019 - Lutto nel mondo della tv e del giornalismo: è morto all'età di 72 anni Cesare Cadeo. Volto storico delle Tv di Mediaset sin dall'inizio degli Anni '80, ha condotto programmi di sport, in particolare di calcio e di intrattenimento anche con Mike Bongiorno e Sandra Mondaini. Ha avuto anche un'esperienza in politica tra il 1999 e il 2004, come assessore allo Sport della Provincia di Milano. La camera ardente sarà allestita presso la sede della Città metropolitana di Viale Piceno 60, a Milano, sabato 6 e domenica 7 aprile, dalle 10 alle 19. I funerali si terranno lunedì 8 aprile alle 14.45 nella Basilica di S. Ambrogio a Milano.

"Ci ha lasciati una gran brava persona, era un grande signore nel suo lavoro di giornalista e nella vita", ha detto Maurizio Cadeo, che è stato accanto fino all’ultimo al fratello Cesare, giornalista e conduttore televisivo. "Si è battuto per due anni contro la malattia - ha proseguito - e alla fine se ne è andato". Due fratelli legati dall’amore per Milano e anche dalla passione per la politica. Cesare, “il gentleman della tv” fu assessore allo Sport della Provincia di Milano tra il 1999 e il 2004, sotto la presidenza di Ombretta Colli. Maurizio fu vicesindaco di Segrate e assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde del Comune di Milano, all’epoca della GiuntaMoratti. Grande appassionato di calcio e tifosissimo del Milan, Cesare Cadeo è stato un volto storico delle tv Mediaset sin dall’inizio degli Anni ‘80, agli albori dell’impero creato da Silvio Berlusconi. Negli anni ’80, ha preso il volo: ha iniziato a lavorare a Canale 5 con il programma Gol, insieme al ct dell’Italia campione del mondo, Enzo Bearzot. Sempre sulla stessa rete ha poi condotto altre trasmissioni sportive come Superflash con Mike Bongiorno, Record, Super Record e Super Record Sport oltre a Calciomania con Paola Perego e Maurizio Mosca su Italia 1. Sempre su Italia 1, nel 1995, è stato ospite fisso di Mai dire Gol come surreale inviato in una finta edicola in collegamento con la Gialappa’s Band. 

Immediato, sui social, il cordoglio di tanti che conoscevano Cadeo. "Non era solo uno dei volti storici della tv ed un vero professionista del giornalismo. Era soprattutto un uomo innamorato di Milano. Un caro abbraccio a tutta la sua famiglia", ha twittato il sindaco Giuseppe Sala. Seguito dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Ciao Cesare, milanese garbato, indimenticabile compagnia di tante ore di tv', ci mancherai". Commosso il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: "Ho appreso con dolore la notizia della scomparsa. Cesare fu con noi uno dei protagonisti della prima emozionante stagione della televisione privata, e più tardi si impegnò in politica diventando un nostro apprezzato amministratore locale. Ne ricordo la professionalità, lo stile, il calore umano, la coerenza ideale".  "Cesare Cadeo, oltre ad essere un grande professionista della televisione, era una di quelle rare persone autenticamente gentili nell`animo. Successo e notorietà non lo hanno mai cambiato. Abbiamo avuto la fortuna di averlo come amico e collaboratore e porteremo sempre nel cuore questo suo inconfondibile modo di essere", ha aggiunto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Milano. Anche la Città metropolitana di Milano si è unita al cordoglio: "Lo stile garbato ed elegante di Cesare Cadeo per molti anni ha avuto dimora a palazzo Isimbardi. Tra il 1999 e il 2004 Cesare Cadeo, durante la giunta guidata da Ombretta Colli, fu assessore allo Sport; successivamente il suo nome si legò indissolubilmente a quello della Provincia di Milano quando, con un ruolo manageriale, si dedicò a riqualificare e rilanciare l'Idroscalo, il mare dei milanesi, obiettivo che ben presto raggiunse grazie alla sua determinazione e alla capacità di trasmettere entusiasmo a tutti coloro che lavoravano accanto a lui. Cesare è stato un uomo capace di sognare, ma soprattutto di trasformare quei sogni in fatti concreti e tangibili".

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