BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cernusco, l’annuncio-choc del sindaco Ermanno Zacchetti: "Ho un tumore alla lingua, per un po’ sarò assente"

In città un’onda di affetto ha travolto il primo cittadino, che ha dato la notizia della malattia. Per qualche settimana lascerà le redini al vice Marco Erba

Ermanno Zacchetti, 51 anni

Ermanno Zacchetti, 51 anni

Cernusco sul Naviglio (Milano) – “Ho un tumore alla lingua. Mi devo operare. Per alcune settimane sarò assente". Emozione a Cernusco per le parole del sindaco Ermanno Zacchetti, 51 anni, alle prese con la grave malattia. È stato lui stesso, proprio come fece con l’avviso di garanzia dopo il crollo del soffitto a scuola, a rompere gli indugi e a dire senza giri di parole cosa succede. In poche ore è stato letteralmente abbracciato da un’ondata di affetto senza eguali. Messaggi e telefonate hanno accompagnato il passaggio di consegne, ieri pomeriggio nel suo ufficio a Villa Greppi si respirava un’atmosfera irreale. L’amministrazione passa al vice, Marco Erba, le sue deleghe, tutte pesantissime, urbanistica, edilizia privata, bilancio, sport "saranno subito ridistribuite". In cammino c’è il nuovo Piano di governo del territorio e la manovra 2024. Ma tutto questo, per quanto importante, resta sullo sfondo. Adesso al centro c’è l’uomo, il marito, il papà, il figlio.

"La vita riserva sorprese davvero inaspettate, non sempre positive – racconta – guardarle in faccia e chiamarle con il loro nome è il primo passo per affrontarle. Per il rapporto franco che ho sempre avuto con i cernuschesi volevo essere io a dirlo". La diagnosi pochi giorni fa, "alla fine di una serie di esami per un dolore che non passava". "Già dire tumore fa un certo effetto, sto prendendo coscienza di questa situazione. Sono sulle montagne russe fra sentimenti opposti: preoccupazione e fiducia, paura e determinazione. Ho sempre pensato al cancro come una eventualità che non avrebbe potuto toccarmi, almeno non alla mia età, non avevo mai avuto avvisaglie prima d’ora". Davanti ha "un intervento delicato poi le cure e la riabilitazione. Per me ci sarà un prima e un dopo, ma guarire e tornare anche per continuare il mio impegno da sindaco è uno degli obiettivi che posso raggiungere. Questa è la realtà che dovrò affrontare. Come quando monti in sella alla tua bici e hai lo Stelvio, il Gavia e il Mortirolo da scalare, hai paura di non farcela e devi spingere la prima pedalata per partire. Non sono solo in questo tornante della vita. E questo è un buon presupposto per tutto quello che mi aspetta".