
Claudio Mereghetti apre la sfida elettorale con Gallera, Mantovani e Sardone "Aumentare le manutenzioni e fare il Piano di governo atteso da 7 anni".
"Più servizi, più manutenzioni e il nuovo Piano di governo del territorio, in attesa da 7 anni". Per Claudio Mereghetti comincia la lunga marcia verso i piani alti del Comune. Il preside in corsa con "Dimensione Cernusco" e la coalizione di centrodestra unita a suo sostegno ha avviato la campagna elettorale per le amministrative del 25 e 26 maggio.
Per sostenerlo alla Casa delle Arti sono arrivati gli eurodeputati Mario Mantovani, Silvia Sardone e il consigliere regionale Giulio Gallera. Tutti uniti, a sostegno del volto nuovo della politica di casa, che promette discontinuità, in caso di vittoria. Lo racconta il suo slogan: "Meglio si può". E per convincere gli elettori a cambiare passo, le liste si affidano a un dato: "14,3 milioni di avanzo in tre anni, segno che in Comune non si programma". Un affondo contro il centrosinistra alla guida di Villa Greppi da quattro mandati. "Dobbiamo risvegliare la città – ha detto l’aspirante primo cittadino – ricollegarci alla capacità visionaria dei sindaci di centrodestra, Paolo Frigerio, Daniele Cassamagnaghi". Per Mereghetti "si respira la voglia di voltare pagina", e lui offre "un’alternativa credibile".
Contro ha un campo progressista frammentato, tre i candidati nell’area avversaria: Paola Colombo, vicesindaca in carica del Pd alla guida della colazione; Danilo Radaelli che si presenta con "Vivere Cernusco", altra lista storica uscita dal perimetro della maggioranza, e la neonata "Adesso"; e Valentina Tedesco con "La Città in Comune", "Sinistra per Cernusco" e l’appoggio dei 5 Stelle. Una battaglia all’ultimo voto per riempire il vuoto lasciato da Ermanno Zacchetti, il sindaco dem morto a luglio di cancro. La tragedia ha anticipato il ritorno alle urne. Mereghetti punta sulla necessità "di restituire alla città lo smalto perso con la gestione degli ultimi anni", programma di fondo che ha trovato il pieno appoggio di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
A supportarlo, al debutto, anche i sindaci dell’hinterland eletti nella stessa coalizione: Roberto De Stefano di Sesto, Alberto Villa di Pessano, Elisa Balconi di Cassina, Rodolfo Corazzo di Vignate. È stato proprio lui a sintetizzare con una battuta la discesa in campo del preside: "La ricreazione è finita".