A luglio il primo colpo di ruspa all’ex Rapisarda, al posto della vecchia fabbrica di tubi prende forma la gigafactory italiana dell’idrogeno verde firmata De Nora-Snam col contributo del Pnrr. Cernusco con i rendering del nuovo sito finisce nel libro "Racconti da un secolo di vita" (Skira) che celebra i 100 anni del colosso che inventò l’Amuchina e che ora ha scelto il Naviglio come capitale del carbon free, trasformando la città in una delle valli lombarde della svolta energetica. Qui sorgerà la fabbrica di elettrolizzatori, "la prima nel Paese", sottolinea il sindaco Ermanno Zacchetti. Un passaggio del processo che porta al combustibile che non inquina. A novembre, l’amministrazione aveva dato il via libera all’operazione, giudicando il progetto "di interesse pubblico" e la macchina per realizzare il futuristico impianto si era messa in moto. Nell’hub sul Naviglio si farà l’elettrolisi dell’acqua e anche componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di Co2. "Sfide strategiche - dice il primo cittadino - che mi fanno pensare all’impegno che ci accomuna sui temi ambientali". Il cambiamento comincia da una ferita, i reparti "dismessi da 25 anni" e per tanto tempo regno del degrado. Sulle loro ceneri nasce il nuovo polo produttivo che avrà una capacità fino a 2 gigawatt nella filiera sostenibile. "Una proposta innovativa nell’ambito della transizione ecologica - ancora Zacchetti - perfettamente integrata nel nostro tessuto economico con aziende e imprese di eccellenza".Il Parco dell’innovazione di cui sarà parte "metterà in rete competenze, opportunità, ricerca".