
di Massimiliano Mingoia
Candidato sindaco per le elezioni comunali del 2021, il centrodestra accelera. Nulla di ufficiale, certo, ma al termine del vertice di ieri pomeriggio a Roma che ha riunito intorno alla stesso tavolo i leader della coalizione – Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per FdI e Antonio Tajani per FI, in nome e per conto di Silvio Berlusconi – sono spuntati alcuni nomi come possibili “frontman’’ dell’area liberal-sovranista per la sfida di Palazzo Marino.
Come prima scelta il centrodestra – riunito nell’ufficio del senatore e “capitano’’ lumbard – sembra puntare su Paolo Veronesi, chirurgo, professore, presidente della Fondazione Umberto Veronesi, dedicata al fondatore dell’Istituto europeo di oncologia, padre di Paolo. Il centrodestra, dunque, vorrebbe un esperto di sanità per affrontare il periodo Covid e post Covid nella metropoli lombarda. Ma l’interessato, a quanto si apprende, non sarebbe stato ancora contattato in merito a una discesa in campo per Palazzo Marino. La coalizione lo sonderà nelle prossime ore e spera in un "sì".
Un altro nome sussurrato, invece, è quello dell’imprenditore farmaceutico Sergio Dompè, che qualche settimana fa, in un’intervista al Giorno, era stato indicato anche dall’ex sindaco Gabriele Albertini come uomo forte per le Comunali del 2021 per il centrodestra. Il terzo nome emerso ieri, invece, sembra più una suggestione che un’ipotesi concreta: parliamo dell’ex capitano del Milan Franco Baresi. Un nome che di certo fa sorridere sia Berlusconi, ex presidente rossonero collegato via Zoom con il vertice romano dalla villa della figlia Marina in Provenza, sia Salvini, milanista sfegatato e grande ammiratore del capitano, lo stesso appellativo con cui i militanti lumbard chiamano il segretario. Durante la riunione, alla quale erano presenti anche Licia Ronzulli per gli azzurri e Ignazio La Russa per i fratelli d’Italia, Berlusconi avrebbe ribadito la necessità di candidare nomi fuori dalla politica, espressioni della società civile, soprattutto manager competenti e di comprovata esperienza alla poltrona di sindaco di città strategiche come Milano, ma anche di Roma, Torino e Napoli. Per Berlusconi, insomma, servono "sindaci del fare", capaci di gestire l’emergenza economica-sanitaria legata al Covid e di ottenere consensi al di là dei tradizionali confini del centrodestra.
Sul fronte avverso, intanto, l’ala grillina capeggiata da Alessandro Di Battista spinge per un appoggio del M5S al sindaco Giuseppe Sala, in caso di ricandidatura di quest’ultimo alle Comunali del 2021.