Un unico appuntamento per marciare insieme contro le guerre ed evitare di dividersi in due cortei paralleli e dai numeri dimezzati. Uniranno le forze gli organizzatori dell’iniziativa "Milano resiste" contro il ddl sicurezza e i giovani palestinesi d’Italia che ogni sabato da più di un anno sfilano per le vie della città per chiedere la fine del conflitto in Medioriente, che quindi si ritroveranno fianco a fianco nel pomeriggio del 7 dicembre. Stando a quanto risulta, i pro Pal parteciperanno alla manifestazione che partirà alle 15 da Porta Venezia e che si concluderà in largo Cairoli, all’ombra del Castello Sforzesco: attese tra le 1.500 e le duemila persone in piazza. Sono ancora in corso le interlocuzioni con i funzionari della Questura per definire con esattezza il tragitto, che dovrà ovviamente tenere conto dell’evento più importante di Sant’Ambrogio: la Prima della Scala.
Tradotto: i manifestanti non potranno attraversare strade troppo vicine a quelle che portano al Piermarini, sia per motivi di sicurezza sia per non intralciare i varchi d’accesso. Attorno al teatro, come sempre, verrà creata una zona rossa transennata e presidiata dalle forze dell’ordine, con ingresso riservato soltanto a coloro che hanno il biglietto (o l’accredito) per assistere al debutto al Piermarini dell’opera verdiana "La forza del destino" diretta dal maestro Riccardo Chailly e allestita dal regista Leo Muscato.
L’area da delimitare si estenderà da via Verdi a un tratto di via Manzoni, da via Santa Margherita all’ingresso della Galleria lato piazza Scala. A ridosso del perimetro, proprio davanti all’ingresso di Palazzo Marino, andrà in scena il tradizionale presidio dei sindacati di base con musica e interventi dal palco. Negli stessi minuti, i primi spettatori inizieranno a entrare nel tempio della lirica, in attesa che arrivino il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro alla Cultura Alessandro Giuli e le altre personalità per prendere posto tra palco reale e platea; assenti sia il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che sarà a Parigi per la riapertura di Notre-Dame, sia la premier Giorgia Meloni. "Sento che quest’anno l’atmosfera rischia di essere più calda degli altri anni, ma è una situazione generale, tra chi manifesta per la Palestina, tra le difficoltà di tanti, quindi sarà un Sant’Ambrogio un po’ più delicato – ha detto ieri il sindaco Giuseppe Sala –. Per me è la giornata più bella dell’anno e anche la più faticosa, con Ambrogini, quest’anno c’è anche Palazzo Citterio e la Scala. Stiamo lavorando con il prefetto e con il questore". Il piano per Sant’Ambrogio è stato già approfondito nei giorni scorsi al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Nelle prossime ore, verrà definitivamente tracciato sulla mappa il percorso del corteo.
Nicola Palma