FEDERICO DEDORI
Cronaca

Cattolica, aumento delle tasse in vista

Rincari per Economia. "Più laboratori e migliori prospettive di lavoro". Gli studenti: "Così ci trattate come clienti"

di Federico Dedori

"La Cattolica è ancora per tutti?" È la provocazione lanciata dalla lista Ateneo Studenti che, puntando il dito contro l’università, ha denunciato che l’ateneo ha intenzione di alzare le tasse delle future matricole della facoltà di Economia di 234 euro. I ragazzi hanno spiegato i motivi che sarebbero alla base dell’innalzamento: "Costante aumento della richiesta della facoltà e l’aumento della domanda giustificherebbe l’aumento del “prezzo”; la previsione che un laureato in Economica guadagni di più in un suo futuro lavorativo e dunque sarebbe più in grado di ammortizzare le sue spese universitarie e infine perché, al momento, la tassazione per la facoltà di Economia è minore rispetto alle altre università private milanesi". Ma gli studenti attaccano: "Queste argomentazioni ci lasciano perplessi perché sembrano considerare gli studenti come clienti e l’università come una azienda da gestire secondo la logica del profitto".

I ragazzi, citando Armida Barelli che insieme a padre Agostino Gemelli, Ludovico Necchi, Ernesto Lombardo e Francesco Olgiati fondò nel 1921 la Cattolica, si sono soffermati sulla natura dell’università che "dev’essere popolare e con una vocazione universale". Non solo, i rappresentanti della lista hanno portato all’attenzione anche una seconda proposta dell’amministrazione che riguarda la tassazione per tutti gli studenti di tutte le facoltà: "Aumentare la retta annuale di 350 euro per coloro che sono in fascia massima e percepiscono reddito da lavoro subordinato".

Dall’università hanno chiarito che gli incrementi saranno dell’ordine di 20 o 30 euro al mese e in particolare per Economia la scelta sarebbe dovuta alla crescita della domanda per la facoltà "che ha richiesto uno sforzo di adeguamento dell’offerta e delle strutture". Le due proposte devono ancora essere approvate. "È già stato invece stabilito il Fondo Agostino Gemelli, istituito lo scorso anno, per dare sostegno agli studenti e alle famiglie per fronteggiare le ricadute economiche della pandemia – fanno sapere dalla Cattolica –. Quest’anno il fondo ha erogato più di un milione e 300mila euro in agevolazioni economiche a 1.237 studenti". Le richieste erano state 1.500 e sono state giudicate sulla base di criteri di reddito e di merito. "In un momento così difficile – sottolinea il pro rettore, Sciarrone Alibrandi – l’ateneo ritiene imprescindibile aiutare gli studenti in difficoltà nella prosecuzione del percorso universitario". Situazione diversa alla Statale dove il Senato e il Consiglio di amministrazione hanno già approvato la tassazione del prossimo anno confermando quella attuale con una "no tax area" per chi ha un reddito Isee sotto i 20 mila euro.

Anche la Bicocca manterrà la "no tax area" a 23mila euro oltre ad aver azzerato le tasse per i dottorandi sotto questa cifra che prima pagavano un contributo fisso di 200 euro. In Bicocca al momento non c’è l’intenzione di alzare le tasse universitarie. Lo stesso alla Iulm, dove sono ancora aperti i due fondi, uno da 800 mila euro e il secondo per i master da 300mila euro, in supporto agli studenti, per il futuro l’università "valuterà le necessità". Ancora nulla di ufficiale al Politecnico, "le decisioni saranno prese tra maggio e giugno" fanno sapere. Stessa risposta dalla Bocconi, dove però si fa notare che "negli anni non abbiamo mai toccato le tasse degli studenti".