Giovanni Chiodini Da vandali…
Cronaca

Castano Primo, da piccoli vandali a guardiani del bello

I responsabili si presentano in Comune dopo il danneggiamento della ghiacciaia di via Tobagi: ora la sistemeranno

di Giovanni Chiodini

Da vandali… a guardiani della ghiacciaia. I protagonisti degli atti di vandalismo compiuti nella mattinata di martedì alla ghiacciaia posta all’angolo tra via Acerbi e via Tobagi si sono presentati ieri mattina in Comune per chiedere scusa del loro gesto. I bambini,che erano saliti sulla ghiacciaia colpendo a calci l’opera d’arte creata da Gianni Gambalonga, staccando un volto di donna dal resto della scultura lignea, erano accompagnati dai loro genitori. "Sono cose che capitano in una comunità" ha commentato il sindaco Giuseppe Pignatiello. "I genitori erano presenti al momento del fatto ma non si sono accorti di nulla. Per questo, solo quando hanno poi visto sui social la denuncia per i fatti accaduti, mi hanno subito cercato per scusarsi, mettendosi a disposizione per il restauro dell’opera d’arte".

"Essere comunità significa anche accettare che qualche d’uno commetta degli errori. L’importante è riconoscerli e soprattutto cercare il modo per ripartire da questi errori". Il sindaco ha pattuito con i protagonisti del gesto di un atto riparatore nei confronti della città. "Da oggi questi ragazzini saranno i guardiani della vecchia ghiacciaia – afferma Pignatiello -. Non appena vedranno qualcosa che non funziona, se ci sarà di ripulire, interverranno loro stessi. Se invece vedranno qualcosa diciamo così più grande delle loro possibilità mi contatteranno direttamente. Per quanto mi riguarda va benissimo così". Nelle prossime ore intanto si valuterà quali interventi eseguire per riportare la ghiacciaia, ma soprattutto l’opera creata da Gambalonga per valorizzarla, alla sua forma originale. La ghiacciaia, donata al Comune dalla famiglia Schieppati, era stata recuperata negli anni scorsi (l’inaugurazione si fece nell’ottobre del 2016), riordinata e sistemata, con una valorizzazione artistica. Presumibilmente di origine settecentesca, un tempo si trovava nella tenuta di un prestigioso immobile privato.