
Impossibile vendere e prelievi per cifre esorbitanti
Una vicenda assurda dove i soldi pubblici in ballo sono tanti: per i tre stabili di via dei Pini 4, 6 e 7 si parla di circa 190 milioni di euro. Che, diviso per 900 appartamenti, fa la bellezza di 200mila euro ad appartamento, quando il prezzo di mercato non supera i 160mila euro per le metrature più grandi. Ma a oggi sono invendibili. "Il nostro problema non è solo la fine dei lavori che tutti auspichiamo anche se ormai appare una chimera, bensì anche il cassetto fiscale – spiega Massimo Saracino –. A me hanno prelevato 143mila euro e so che ad altri hanno tolto anche 250mila euro per un quadrilocale e 80mila per un bilocale. Se non verranno finiti i lavori e non ci sarà un passaggio di due classi energetiche questi soldi, a quanto si evince dalla normativa, li chiederanno a noi. Quindi ci troveremmo con i lavori non finiti e terrazzi inutilizzabili e dovremmo pagare noi per sistemare danni. Qui scoppia la rivolta sociale. Ci vuole un intervento specifico del Governo, è una grave questione sociale. Serve un decreto tipo “Caivano Bis“ specifico. Noi non abbiamo castelli o seconde case, ma solo appartamenti acquistati a fatica". "Non possiamo più vivere così – commenta Anna Piccaretta, residente al civico 4 – fra montagne di macerie e immondizia. Le istituzioni devono intervenire con i fatti. Qui ogni giorno si sveglia qualcuno e dice una cosa diversa da quelle del giorno prima". Sul Bonus 110% e sui cassetti fiscali lavorano nugoli di avvocati degli amministratori di condominio, ma la situazione appare paradossale.
Per la chiusura delle verande gli inquilini del 6 e 7 hanno addirittura pagato gli oneri ma i terrazzi sono ancora inutilizzabili e c’è chi vorrebbe chiedere indietro i soldi al Comune. In tutto questo le 900 famiglie si sentono anche prese in giro, perché sul sito della Sbr costruzioni generali Spa l’intervento di via dei Pini viene così descritto: "Ha portato a un significativo miglioramento del comfort abitativo, nonché a una riduzione dei costi operativi e dell’impatto ambientale degli edifici. Questo progetto rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile del patrimonio edilizio". Mas.Sag.