Incidente al casello A4, al vaglio droga e problemi psichiatrici dell'investitore

La Polstrada di Novara ora indaga sull'uomo che ha tamponato a forte velocità una vettura, uccidendo Laura Amato e Claudia Turconi, di 54 e 59 anni

L'auto dell'uomo che ha provocato due morti al casello della Ghisolfa

L'auto dell'uomo che ha provocato due morti al casello della Ghisolfa

Milano - È al vaglio degli investigatori della Polizia Stradale di Novara anche l’aspetto psichiatrico dell’uomo che alle 2 e 30 di sabato scorso, alla barriera autostradale A4 Torino- Milano (Ghisolfa), in direzione Torino, ha tamponato a forte velocità una vettura uccidendo due donne, Laura Amato e Claudia Turconi, di 54 e 59 anni, entrambe operatici sanitarie residenti nel Milanese. L’uomo, 39 anni, italiano di origine marocchina, indagato per omicidio stradale, non ha infatti saputo dare la sua versione dell’accaduto.

Dagli accertamenti svolti dal personale della Sezione della Polizia Stradale di Novara, competente per quel tratto autostradale, era emerso che le due donne stavano ritirando il biglietto di pedaggio, quando la loro vettura era stata tamponata da un veicolo che viaggiava ad alta velocità. La loro Lancia Y era stata sbalzata in avanti per alcuni metri superando la barriera e le due donne erano morte sul colpo mentre il conducente dell’altra auto aveva riportato lesioni lievi.

Sono in corso accertamenti per capire se l’uomo prima di mettersi alla guida avesse assunto droghe o psicofarmaci e si sta ricostruendo eventuali problemi psichiatrici per i quali sarebbe stato in cura in strutture ospedaliere.

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