Case popolari, intesa sulla vertenza conguagli

Saranno restituite le somme versate indebitamente a 635 persone, ad altre 300 concesse rate più basse

di Laura Lana

Ci sono voluti anni, ma finalmente si è chiusa la vertenza sui conguagli delle spese delle case popolari, per gli anni che vanno dal 2014 al 2019. A oggi quasi tutti gli stabili risultano a credito e a 635 inquilini saranno riconosciute le restituzioni delle somme già versate. In alcuni stabili invece, a causa di errori nel calcolo dei preventivi, il saldo risulta negativo per circa 300 abitanti degli edifici di via Magenta 88, via Dante 12, via Corridoni 133, via Cairoli 53, via Livorno 563, via Curie 65, via Marzabotto 40, via Puricelli Guerra 24. "L’amministrazione aveva già iniziato, in alcuni edifici, a chiedere il pagamento del debito con rate da 60 euro mensili, che molti residenti erano in difficoltà a versare – commenta l’Unione inquilini –. L’accordo sindacale che abbiamo ottenuto, invece, ora prevede che il debito venga pagato in modo più sostenibile". Le rate sono tra i 5 e i 15 euro al mese per recuperare le bollette rimaste arretrate.

Una vicenda che parte da lontano quando, oltre dieci anni fa, l’amministrazione decise di esternalizzare la gestione delle case comunali. "Con i consigli dei delegati contestammo la decisione, che prevedeva il pagamento a canone delle spese reversibili, come la pulizia delle scale, la rotazione dei sacchi, le manutenzioni di citofoni e tv, oltre all’attribuzione agli inquilini di una serie di voci di spesa che andavano chieste alla proprietà". Da subito le previsioni degli abitanti si avverarono con cifre esplose nei bollettini. "Lo scorso anno, nella fase della conciliazione della vertenza legale che avevamo intrapreso, l’amministrazione ha riconosciuto le nostre ragioni e gli uffici hanno iniziato il ricalcolo delle spese dovute".

Le assemblee dei caseggiati popolari hanno accolto positivamente il traguardo. "Questo accordo ristabilisce criteri corretti nell’attribuzione delle spese, riduce per i prossimi anni le spese nelle case comunali e darà la possibilità ai consigli di caseggiato di controllare le spese effettivamente sostenute alla fine di ogni gestione". Oltre al ricalcolo, gli inquilini con un Isee 2021 pari o inferiore ai 15mila euro potranno anche chiedere l’intervento del fondo di solidarietà finanziato dalla Regione, per ottenere l’abbattimento del debito fino a 2.700 euro per ogni annualità di riferimento a partire dal 2020.

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