NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Via Civitali 30, la rivolta dei regolari. E l’occupante abusiva viene cacciata

I residenti bloccano il blitz. Romena 23enne denunciata dai carabinieri

Le case di via Civitali a Milano

Milano, 1 settembre 2017 - Una porta sfondata. Una donna che poco dopo le 20 di mercoledì si intrufola in un alloggio popolare di via Civitali 30, scala B, intenzionata a restarci. Non è una novità nel quartiere di San Siro. Ma stavolta a darsi da fare per riportare la legalità, prima ancora dell’arrivo dei carabinieri e degli ispettori Aler, sono stati gli inquilini del caseggiato da poco rimesso a nuovo dopo anni di attesa: sono usciti in massa e si sono riversati in cortile per protestare contro l’occupazione. Una trentina di persone in tutto. E alla fine hanno vinto loro: la donna, che poi si è scoperto essere una romena di 23 anni, in avanzato stato di gravidanza e con un minore al seguito, ha lasciato spontaneamente l’appartamento che è poi stato messo in sicurezza dall’Aler in attesa di assegnazione regolare. L’occupante ha rifiutato il trasporto in ospedale, dopo essere stata visitata dal 118, ed è stata denunciata dai militari del Nucleo Radiomobile per invasione di terreni ed edifici.

Non è la prima volta che tenta di occupare, è già nota sia alle forze dell’ordine che agli ispettori dell’azienda per l’edilizia popolare. Stavolta, la sua intrusione non è durata a lungo. La sua occupazione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ha fatto esplodere la rabbia di inquilini esasperati dai viavai di abusivi in un caseggiato particolare riqualificato soltanto a metà: le palazzine A e B sono state risanate, mentre quelle C e D non ancora. E a impedire l’avvio dei lavori sono proprio gli occupanti abusivi, una ventina su circa 30 appartamenti (in uno dei quali, anni fa, aveva trovato riparo pure Mohamed Game, il libico che nel 2009 fece esplodere un ordigno fai-da-te davanti alla caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti). A settembre dello scorso anno, si era scatenata una protesta anti sgombero di tutte le famiglie irregolari spalleggiate dagli anarchici del Comitato abitanti San Siro, che aveva bloccato le operazioni per liberare le palazzine e far partire i lavori. «Vogliamo soluzioni reali per le famiglie in emergenza abitativa. Per le ristrutturazioni di via Civitali 30 sono stati stanziati 7 milioni e i lavori non sono ancora partiti», il succo della rivolta.

Da allora, non è cambiato nulla. Restano gli occupanti, mentre gli inquilini regolari delle palazzine C e D, ma anche qualche proprietario che ha riscattato la casa, sono ancora in attesa del restyling. E i vicini delle palazzine A e B stanno con gli occhi aperti per impedire che si intrufolino abusivi anche negli stabili già riqualificati, in modo da non ripiombare nelle condizioni di degrado già patite nel recente passato. Così mercoledì, quando si sono accorti della porta sfondata alla scala B, hanno fatto di tutto per bloccare l’occupazione. «Bene così. Non ce la facciamo più – dicono al Comitato di quartiere San Siro –. Ora chiediamo l’intervento delle istituzioni, soprattutto in via Tracia 4 e 7: subiamo continue invasioni di famiglie rom».