MONICA AUTUNNO
Cronaca

Cascina Gnocco "imprigionata" spunta una via d’uscita all’orizzonte

Residenti stretti fra auto e campagna da quando è entrata in regime la variantina: l’ipotesi di una strada nel Pgt

di Monica Autunno

Una nuova strada lungo la roggia Crosina per strappare la Cascina Gnocco dall’isolamento, e connetterla all’abitato. Oggi solo un’ipotesi, che potrebbe trovare spazio nel nuovo Pgt. E imboccare la strada dei finanziamenti. "Tempi non brevi - così a Gessate l’assessore all’Urbanistica Sandro Cristina Reggiani - ma una possibilità su cui ci accingiamo a lavorare. Quella tecnicamente più fattibile". Attendono da anni i residenti di Cascina Gnocco, complesso rurale oggi ristrutturato dove vivono decine di famiglie. Letteralmente "imprigionate" fra auto e campagna da quando, era il 9 marzo del 2017, è entrata a regime la "variantina" alla Padana superiore a Villa Fornaci, finanziata e realizzata da Teem come opera di compensazione. E che era stata oggetto, negli anni precedenti, di furiose contestazioni. Per i residenti della Gnocco l’unica via d’uscita dalle loro case è da allora, appunto, la variantina. Per i pedoni, negli anni scorsi, fu realizzato un semaforo a chiamata. Niente da fare per gli automobilisti in uscita dal complesso, costretti a lunghe attese e immissioni al cardiopalma, soprattutto nelle ore di punta. Negli anni varie richieste sono state avanzate, senza esito: rilevatori della velocità, un semaforo per le auto, barriere fonoassorbenti a tutela dei residenti. Dal Pgt in corso di stesura a Gessate, che si muove insieme ad un altro maxi-progetto, quello di un nuovo anello di tangenziali a nord, potrebbe arrivare una risposta. "Sono state valutate varie opzioni - così l’assessore - . Una era particolarmente tortuosa, una seconda, che prevede l’affiancamento alla roggia Crosina, che andrebbe “declassata”, è praticabile.

L’idea è di inserirla nel piano in modo da potere, nel tempo, accedere a dei finanziamenti. Ma siamo a una fase iniziale. Occorrono una serie di verifiche tecniche". Un caso, quello della Cascina Gnocco, che ha fatto scuola all’inverso. Proprio il 24 ottobre si apre, in Città Metropolitana, la conferenza di servizi per i lotti due e tre dell’anello tangenziale a nord, destinato nel giro di pochi anni, a liberare il centro storico dal traffico parassita. L’imperativo, sin dal principio, è stato quello di provvedere immediatamente alla viabilità "anti-isolamento". Dal tracciato della tangenziale partiranno diramazioni a garanzia, per residenti e mezzi, di percorsi sicuri in ingresso e in uscita.