Casa e alimenti sempre più cari In un anno +8,2%

Casa e alimenti  sempre più cari  In un anno +8,2%

Casa e alimenti sempre più cari In un anno +8,2%

I prodotti alimentari costano il 13% in più rispetto all’anno scorso. Abitazione, acqua, elettricità e combustibili arrivano a un +15,1%, mentre l’unico segno meno (-0,8%) si registra sull’istruzione. L’indice dei prezzi al consumo, elaborato dall’Unità servizi statistici del Comune di Milano, dipinge gli effetti dell’inflazione sulle famiglie milanesi. In media i beni di vario genere hanno registrato un rincaro dell’8,2% da marzo dell’anno scorso a marzo 2023. Si registra invece un lieve calo, dello 0.6%, nel confronto mese su mese, da febbraio a marzo 2023. Segno di una prima frenata dei rialzi. Il tasso tendenziale di core inflation, che misura

l’inflazione calcolata escludendo i beni energetici e alimentari non lavorati, è risultato pari a +7,4%. Rispetto all’anno scorso, inoltre, i prezzi di abbigliamento e calzature sono saliti del 2,4%. I trasporti registrano un +3,8%, mentre i rincari si fanno sentire anche sul comparto “spettacoli e cultura“ (+5,1%). Mangiare al bar o al ristorante costa il 13,6% in più.

Un altro segnale preoccupante arriva dall’Osservatorio di Italmercati, la rete nazionale dei mercati all’ingrosso, che fotografa l’aumento dei prezzi dei prodotti agroalimentari nel 65% delle città italiane, tra cui Milano. Lancia l’allarme anche il segretario generale nazionale Uil Pensionati Carmelo Barbagallo, a Milano per presentare il libro “I quattro cavalli“. "I pensionati non sono in grado di potersi curare perché devono risparmiare sulle medicine – spiega – e ci sono le lunghe liste d’attesa che ci fanno vedere come questa sanità ha bisogno di una grande riforma". Sulla stessa linea la segretaria regionale Serena Bontempelli: "Stiamo intentando cause pilota contro una legge finanziaria iniqua e ingiusta". A.G.

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