"Sulla chiusura della casa di comunità si pretenda chiarezza. Ancora oggi non conosciamo i fatti. Né l’entità dei danni alla struttura". È approdata anche nell’aula del consiglio comunale la spinosa vicenda della chiusura improvvisa della casa di comunità all’ex Serbelloni, inagibile dal primo luglio, e serrata almeno per tutto il periodo estivo. A dare comunicazione del fatto del giorno, già largamente noto, la sindaca Ilaria Scaccabarozzi. "In questa fase così difficile – ha spiegato – sin dal primo momento abbiamo dato la disponibilità come Comune a fare tutto il possibile per limitare i disagi alla cittadinanza e all’utenza. In primis mettendo a disposizione gli spazi del centro intergenerazionale di via Oberdan. Siamo costantemente in contatto con la direzione ospedaliera, e a oggi in attesa di notizie sull’esito delle perizie strutturali sull’ospedale". All’attacco i consiglieri di minoranza Walter Baldi e Fabio Iannotta.
"Sarebbe importante e di interesse – così Baldi – sapere esattamente cosa sia accaduto. Perché le voci che corrono e le informazioni che circolano parlano di un ‘incidente’ a inizio cantiere con il danneggiamento di muri portanti. Se fosse così, beh, considerando l’importo di quei lavori, e considerando che, per quanto ricordo, l’ospedale non ha mai avuto problemi strutturali prima, sarebbe davvero grave". "Sono nato al Serbelloni e ho fatto il medico tutta la vita – ha detto Iannotta – per me assistere alla parabola della struttura è una ferita. Spero sia possibile avere notizie certe. E bisogna pensare, innanzitutto, all’utenza: che, per inciso, non è solo gorgonzolese". Scaccabarozzi ha replicato: "Daremo informazioni su quanto è accaduto in ospedale quando ne avremo a nostra volta. Circolano, è vero, voci disparate e diverse. Io preferisco affidarmi a informazioni certe. Che, è vero, sono ancora poche". Sulla chiusura dell’ospedale Serbelloni e sulla crisi della sanità pubblica anche una nota di Giuseppe Olivieri, politico gorgonzolese oggi presidente di Lombardia civica-Alleanza per il territorio e il federalismo: "La chiusura a tempo indeterminato dell’ospedale di Gorgonzola e la cronica carenza di personale medico e infermieristico in Lombardia ci induce a esprimere il nostro sconcerto per la situazione in cui versa la sanità pubblica: consideriamo tale ambito come un esempio lampante di come sia improrogabile una riforma istituzionale in senso federale, che garantisca il trattenimento di fondi sul territorio di competenza, proprio per assicurare la fruizione del fondamentale diritto all’assistenza sanitaria. Nessun partito può sottrarsi all’accusa di aver contribuito a distruggere la sanità pubblica. Ricordiamo che dal 2010 al 2019, 37 miliardi di euro sono stati tagliati da tutti i governi centrali, e quindi anche da quei partiti che ora, con disonestà intellettuale, protestano". Monica Autunno