Vaprio, Casa della comunità: "Accorciamo le distanze"

Mercoledì Letizia Moratti inaugurerà a Vaprio la prima struttura dell’Asst. “Bocciata“ Vimodrone, mentre Cernusco e Carugate sperano ancora

Importante la figura dell’infermiere di comunità insieme agli specialisti e all’assistente

Importante la figura dell’infermiere di comunità insieme agli specialisti e all’assistente

Vaprio (Milano) - ​«Ad accorciare le distanze con i pazienti si comincia da Vaprio". Mercoledì all’ospedale Crotta-Oltrocchi apre la prima Casa della comunità dell’Asst Melegnano-Martesana. Dieci mesi fa l’annuncio della nuova organizzazione, aggiustata a giugno – la Casa di Cernusco-Carugate è stata congelata – ora il taglio del nastro sull’Adda da parte del vicepresidente della Regione, Letizia Moratti. Era stato il direttore generale dell’Azienda Francesco Laurelli a spiegare la filosofia del futuro corso, che ora entra nel vivo. Accanto alle corsie del Pot, il presidio ospedaliero territoriale, l’ospedale leggero nel quale si è trasformato il polo cittadino fra mille polemiche, troveranno asilo i medici di base e saranno potenziati gli ambulatori "con l’arrivo di cardiologi e pneumologi", anticipa la direzione. Servizi dei quali da tempo pazienti e associazioni lamentano la carenza. Gli orari degli sportelli saranno allungati fino alle 18, mentre accanto agli specialisti ci sarà l’assistente sociale, nasce anche qui il team multi-forze che aiuterà i pazienti a scegliere le prestazioni più adatte al caso. Fondamentale anche l’infermiere di comunità che si occuperà di operazioni, come la sutura di una ferita che oggi, spesso, richiedono un passaggio al pronto soccorso.

Tutte queste figure d’ora in poi lavoreranno gomito a gomito, ricucendo un rapporto sinora troppo sbilanciato sugli ospedali. La Casa sarà punto di riferimento per gli interventi “a bassa intensità”, che però sono una grossa fetta della domanda. La differenza con i poliambulatori è qui, "le funzioni che oggi sono separate si parleranno fra loro, a diversi livelli – sottolinea l’Azienda –. Chi ha bisogno della domanda di invalidità, ad esempio, non dovrà più correre da una parte all’altra: adesso è tutto spezzettato". Lo sforzo è spostare sul territorio quanto più personale possibile per rispondere alla richiesta di salute dei 630mila abitanti fra Sud Milano e Martesana nel miglior modo possibile. Non mancano i mal di pancia: Vimodrone ricorda "la bocciatura della nostra Casa della comunità", mentre Cernusco dovrà attendere per vedere la propria con Carugate: la Regione ha escluso il Naviglio dalla prima tranche di strutture finanziate con i fondi del Pnrr.

 

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