REDAZIONE MILANO

Protesta al Pirellone contro il blocco delle carriere alias nella scuola

Il no di Fdi riguarda la possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico

Protesta al Pirellone contro il blocco delle carriere alias nella scuola

Milano – Un centinaio di persone si sono riunite stamani per protestare davanti al Pirellone contro la mozione di Fratelli d'Italia sulle carriere alias - ovvero la possibilità per le persone transessuali di usare in classe il nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente da quello anagrafico - che doveva essere discussa durante la seduta di Consiglio di oggi e che è stata rinviata alla prima riunione utile dell'Aula di settembre.

«Pur considerando questa una piccola vittoria - spiegano gli organizzatori, per lo più studenti - chiediamo che la mozione venga non semplicemente rinviata ma ritirata definitivamente». Al presidio hanno aderito diverse scuole lombarde che hanno già un regolamento sulle carriere alias, come il liceo Virgilio, il classico Carducci e lo scientifico Volta di Milano. Diverse le associazioni coinvolte, da Agedo a Acet fino a Arcigay, i Sentinelli di Milano e l'Unione degli Universitari.

La protesta per la difesa dei diritti dei transessuali davanti alla Regione
La protesta per la difesa dei diritti dei transessuali davanti alla Regione

Aderiscono anche il Pd, i Giovani democratici, il M5s, Sinistra Italiana, +Europa e i Radicali. Hanno poi sposato la causa diversi dirigenti scolastici ed esponenti politici nazionali, come i dem Lia Quartapelle e Silvia Roggiani e Benedetto Della Vedeva di +Europa. La mozione, secondo i presenti, rappresenta «un'ingerenza, con chiari riferimenti politici e ideologici».

Ma anche un «tentativo di interferenza sulle libere scelte degli istituti e degli atenei» che «fa parte di un modus operandi che Regione Lombardia adotta sistematicamente quando si trattano tematiche di identità di genere, sulle quali risulta anche poco informata».