Caro affitti? "Io, da Morbegno a Milano grazie a Mattei”. L’ingegnere dà casa ai talenti della valle

In doppia a Lambrate per 210 euro al mese. "Ora cerco un’alternativa. Si investa sul cohousing sociale"

Lo studente Benedetto Longobardi

Lo studente Benedetto Longobardi

Duecentodieci euro in una doppia, in via Feltre, zona Lambrate. Spese incluse. A mettere una pezza al caro-affitti spesso sono stati filantropi e benefattori, che credendo nel valore dello studio, hanno cercato di rendere accessibile la cara Milano a chi proveniva da zone sprovviste di università. Succede per esempio in quel di Morbegno, provincia di Sondrio.

"Vivo in questo appartamento a canone agevolato grazie alla Fondazione Enea Mattei", spiega Benedetto Longobardi, studente di Giurisprudenza della Statale, che si sta guardando intorno alla ricerca della sua nuova destinazione. "Tra pochi mesi mi laureo e dovrò lasciare l’appartamento. Giusto così, perché altri studenti potranno usufruire di questa opportunità come ho fatto io", racconta Benedetto. Che ha appena visto una stanza in zona Moscova: "Un monolocale a 650 euro ma senza letto, hanno un divano ’trasformabile’. Io sono stato fortunato in questi anni ma deve esserci un sostegno generalizzato agli studenti. Da anni denunciamo quanto la situazione sia davvero diventata insostenibile", scuote la testa.

Benedetto è originario di Morbegno, paese natale dell’ingegnere Mattei che alla sua morte, nel 1955 a Milano, dispose - lasciandolo scritto nero su bianco nel suo testamento - che la fondazione che porta il suo nome avrebbe fornito o integrato "a favore dei giovani appartenenti alla popolazione di Morbegno i mezzi finanziari occorrenti per il compimento degli studi superiori ai quali aspirino essere avviati, favorendo così ad essi la possibilità di raggiungere posizioni economiche e sociali adeguate alle loro capacità naturali e contribuendo altresì all’elevamento morale e materiale anche delle loro famiglie".

Borse di studio e appartamenti per studenti (e non solo): sono 81 (48 per famiglie e 33 per studentilavoratori); più 20 appartamenti per studenti a canone agevolato che vengono messi a disposizione di giovani che da Morbegno o dai paesi limitrofi si spostano a Milano per l’università e si sono diplomati con un voto dall’80 in su.

Oggi Benedetto, oltre a cercare casa, partecipa anche al tavolo contro il caro-affitti con la lista UniSì: "Credo si debba intervenire perché cercare casa sta diventando difficilissimo- continua - spesso i proprietari preferiscono trasformare i loro appartamenti in bed and breakfast, che restano anche vuoti per alcuni periodi dell’anno, ma che rendono di più. Bisogna incentivare lo strumento del canone concordato ma anche i progetti di cohousing sociale". Si sta facendo largo anche l’idea del reddito studentesco, già diffuso nei Paesi scandinavi. "Benissimo, ma forse poco applicabile in un Paese che già non riesce a trovare i fondi per coprire il solo diritto allo studio - conclude lo studente -. Le università devono intervenire tutti gli anni con fondi propri".

Si.Ba.

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