GIULIA BONEZZI
Cronaca

Capodanno nelle culle di Milano. Si parte al Buzzi a passo di rock. Elvis è il primo milanese del 2024

Nato nove minuti dopo la mezzanotte, porta il soprannome di papà Marco, patito degli anni Cinquanta. All’1.39 al Niguarda il primo fiocco rosa con Sofia, quattro minuti dopo tocca a Riccardo alla Mangiagalli.

Capodanno nelle culle di Milano. Si parte al Buzzi a passo di rock. Elvis è il primo milanese del 2024

Capodanno nelle culle di Milano. Si parte al Buzzi a passo di rock. Elvis è il primo milanese del 2024

È arrivato nove minuti dopo la mezzanotte con un parto cesareo all’ospedale Buzzi, pesava al debutto 3 chili e 725 grammi e si chiama Elvis. È il primo bambino nato a Milano in questo 2024 che inizia a passo di rock, anzi di rockabilly. Il nome che la mamma Silvia Beligni, di professione operaia, e il papà Marco Brambilla, magazziniere, hanno scelto per il loro primogenito ha una storia: a Concorezzo, dove abitano, Marco è Elvis per quasi tutti fin da ragazzino. "Ha una passione per tutto quello che riguarda gli anni ’50 - spiega Silvia, che la condivide sulle piste da ballo tra tra rockabilly e jive -. Anche io lo chiamo Elvis, ci è piaciuta l’idea che il nostro primo figlio si chiamasse col soprannome che ha sempre avuto suo padre", davanti ai cognomi di entrambi (Brambilla Beligni).

Doveva nascere tra due giorni Elvis: giovedì 4 gennaio era programmato il cesareo all’ospedale Buzzi, ma la sera di San Silvestro, a casa, "verso le nove e un quarto, nove e mezza ho iniziato ad avvertire dei dolori differenti - racconta Silvia -. Nel giro di mezz’ora il ritmo è diventato veloce, e abbiamo deciso di andare in ospedale. Per fortuna non c’era traffico: mentre citofonavo al reparto mi si sono rotte le acque".

Il pensiero di una sorpresa di Capodanno aveva già attraversato i genitori ("Sabato sera mi sentivo strana ed ero anche andata a farmi vedere in pronto soccorso, ma non c’erano segnali che potesse arrivare in modo così repentino"), ma la certezza è arrivata quando Silvia ha sentito l’eco dei fuochi d’artificio mentre le praticavano il cesareo, occhi negli occhi con Elvis sr che ha assistito al parto da un vetro "ad acquario" e ha potuto, anche lui, abbracciare subito Elvis jr “pelle a pelle”. "Sono stata contenta, mi sarebbe dispiaciuto che nascesse più “vecchio“ di un anno solo per qualche secondo", sorride la neomamma, e formula per la vita nuova cominciata ieri un proposito bellissmo: "Auguro a me di riuscire a capire chi è mio figlio per tempo, e di fare del mio meglio perché non rimanga ancorato a quello che vorrei io o che si aspettano gli altri. A lui, oltre che naturalmente di essere una brava persona, auguro di realizzarsi come persona qualunque cosa desideri fare, di essere soddisfatto della sua vita con la libertà di scegliere quella che vorrà. Noi gli abbiamo dato un’opportunità, ora lo aiuteremo a svilupparla al meglio".

In città, la notte della cicogna è proseguita con calma: il secondo fiocco del 2024, e il primo rosa, è arrivato all’una e 39 all’ospedale Niguarda, con Sofia. Quattro minuti più tardi, la Mangiagalli salutava il suo primo dell’anno - Riccardo, 3 chili 770 grammi di salute -, festeggiato sui social dell’ospedale in uno scatto con la mamma Nasayri, il papà Sergio (originari di Santo Domingo) e Annalisa Lo Monaco, l’ostetrica che l’ha fatta nascere insieme al ginecologo Enrico Iurlaro. Alle 5.23 di ieri il primo vagito al Macedonio Melloni, una bambina, e un altro fiocco rosa, alle 9.51, inaugurava il 2024 nella sala parto del San Raffaele. Il San Carlo ha inaugurato il registro dell’anno nuovo alle 11.37, con Leonardo, 3 chili e 600 grammi di felicità per mamma Martina e papà Diego. All’ospedale San Paolo il primo parto dell’anno è stato registrato tre minuti prima delle quattro del pomeriggio: un Capodanno tranquillo per il personale del reparto diretto da Anna Maria Marconi, che tra il 28 e il 29 dicembre aveva fronteggiato un "baby boom" di dodici parti nell’arco di ventiquattr’ore.