
Cap: "Per non restare a secco depurazione e consumi ridotti"
Ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo di acqua attraverso il recupero e la depurazione. Queste le azioni concrete che si possono attuare per fronteggiare la crisi idrica emerse nel corso dell’evento “Per non restare a secco” organizzato a Cinisello Balsamo dal Gruppo Cap nella giornata internazionale dell’acqua. Alla tavola rotonda hanno preso parte Daniele Bocchiola, docente del dipartimento di ingegneria civile e ambientale al Politecnico di Milano; Egidio Fedele dell’Oste, presidente Ato Città Metropolitana di Milano; Alessandro Reginato, direttore servizio idrico di Gruppo Cap; Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia e l’attivista e influencer Sofia Passotto. La difficile situazione idrica degli ultimi mesi riguarda tanto i corsi d’acqua quanto le riserve per eccellenza, i ghiacciai alpini. Come spiegato dal professor Bocchiola, nell’ultimo secolo le piogge lungo l’intero bacino del Po sono diminuite del 10%. I ghiacciai fino a 50 anni fa coprivano una superficie di 800 km quadrati lungo tutto l’arco alpino, oggi sono ridotti a 300 km quadrati, con una perdita di 2-3 metri all’anno. La Lombardia non è immune da tali criticità: secondo un recente rapporto di Coldiretti, le riserve idriche regionali segnano un -50% rispetto alla media e il fiume Po ha raggiunto i -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico. Anche i laghi lombardi sono in sofferenza.
"Il gestore del servizio idrico integrato come Gruppo Cap può mettere in campo due strumenti fondamentali: riduzione dei consumi, quindi dei volumi estratti dalle falde, e recupero dei volumi di acqua depurata per favorire il riuso agricolo, industriale e civile", ha dichiarato Alessandro Reginato. Gli interventi di Gruppo Cap, gestore dei 133 comuni della città metropolitana di Milano, stanno cominciando a dare risultati grazie a "una tendenza di riduzione dei consumi soprattutto dei volumi erogati dell’ordine del 2% all’anno". Per quanto riguarda le perdite Milano vanta un indice di perdita di circa il 20% tra i migliori sul ranking nazionale, ma non è sufficiente. "Cap si è aggiudicata un finanziamento da 42 milioni dal Pnrr idrico – aggiunge Reginato – e nei prossimi 3 anni riusciremo a ridurre di un ulteriore 20% l’indice delle perdite grazie alla tecnologia e al rinnovamento delle reti".