Cantiere M4, la luce in fondo al tunnel

Primo saldo positivo fra aperture e chiusure. Ma crollo di De Amicis e Santa Sofia

Un cantiere della prossima linea M4 a Milano

Un cantiere della prossima linea M4 a Milano

Milano, 16 maggio 2019 - Negozianti messi in ginocchio dai cantieri, altri che raccolgono il testimone, altri ancora che scelgono di investire. La metamorfosi commerciale nelle principali vie interessate dai lavori della M4 svela un dato inaspettato: dall’inizio del 2016 alla fine del 2018 sono nate 853 imprese e hanno chiuso 634.

Significa che la differenza tra natalità e mortalità è positiva: 219 in più nell’arco di tre anni. Questo emerge dagli ultimi dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Un segno positivo che però non riguarda tutte le zone. Non solo. «Anche se il numero delle imprese risulta più alto sui registri, nella realtà le attività commerciali o artigianali di vendita su strada sono diminuite, perché ci sono più serrande abbassate rispetto a tre anni fa – rilevano diversi commercianti –. E, dei cosiddetti nuovi negozi, molti non hanno resistito per più di un anno». La situazione è in continua evoluzione: ci sono spazi che hanno cambiato anche tre gestioni nell’arco di tre anni.

A non passarsela bene sono vie centralissime come De Amicis, con 80 nuove attività registrate ma ben 97 che hanno gettato la spugna, e Santa Sofia, con 46 iscritte e 49 sparite. Bene soprattutto per corso Europa, che registra 50 attività in più (93 nuove imprese e 43 con le cler abbassate), via Lorenteggio con 39 nuove (83 chiuse e 122 aperte), via San Vittore con 38 attività in più (46 caput e 84 iscritte al registro nel triennio), via Molino delle Armi con 35 (57 scomparse e 92 new entry). In alcuni casi, la crescita è però minima come ad esempio in via Foppa e in piazza Frattini, dove il «saldo» è di appena due unità (da 47 a 49 nel primo caso e da tre a cuinque nel secondo). E in questo secondo caso, peraltro, ci sono imminenti chiusure annunciate.

Restando nello stesso quartiere, i dati mostrano che tra le attività sparite quelle che riguardano il commercio al dettaglio e la ristorazione incidono del 32,5% (27 su 83) sul totale delle chiusure in via Lorenteggio e del 33,3% (1 su 3) in piazza Frattini. In piazzale Susa, tra Città Studi e viale Campania, del 45,5% (10 su 22). Altro capitolo, quello sui prezzi degli immobili. Ma quanto costa oggi comprare casa attorno alla M4? In media, 6mila euro al metro quadro. La Camera di Commercio registra un lieve incremento: in un anno un +1% nel valore degli immobili lungo il cantiere in un anno. Con il record di crescite, intorno al 7% in cinque anni, e 2% in sei mesi, in zona Piceno-Indipendenza. Nell’arco di sei mesi, più 3% in zona Argonne-Corsica e più 4 nel tra Inganni e San Cristoforo. Per Beatrice Zanolini, consigliera della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, occorre accelerare le tempistiche d’intervento per tendere una mano alle attività commerciali più vicine ai cantieri. «Le infrastrutture della mobilità, come la M4 – dichiara – sono strategiche per una maggiore attrattività del territorio, per risparmi di tempo e per una migliore qualità della vita. I cantieri aperti rappresentano tuttavia, nel breve periodo, un danno economico soprattutto per i negozi più esposti in quanto vicini all’area dei lavori, nascosti o con difficile accesso. Per questo motivo è necessario ridurre il più possibile i tempi di realizzazione»

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