A processo Canepa, pilota Superbike: "Fece cadere in pista un amatore" VIDEO

"Lesioni colpose". Il milanese Cappato si ruppe la clavicola di Mario Consani

Niccolò Canepa

Niccolò Canepa

Milano, 29 settembre 2015 - Da una parte c’è la parola del pilota professionista di superbike Niccolò Canepa, che dice di avergli solo toccato il braccio per tenerlo a distanza. Dall’altra le immagini delle telecamere interne del Mugello, il circuito dove Davide Cappato, operaio milanese con la passione per le moto, stava girando durante una sessione di prove libere amatoriali. Nel filmato, che ha sbancato su Youtube, si vede Canepa - alle spalle una buona carriera nelle categorie Supersport e Superbike - che in un rettilineo si affianca in sella alla moto di Cappato e dopo aver scambiato con lui qualche parola in modo concitato gli mette una mano sul manubrio. Risultato: freno azionato, moto che s’impenna e finisce a terra, Cappato che cade pesantemente al suolo, evita per un pelo di essere travolto da un altro mezzo ma comunque si frattura una clavicola.

Domani Canepa, 27 anni, dovrà difendersi davanti al giudice di pace di Firenze, competente per il Mugello, dall’accusa di aver «azionato la leva del freno anteriore della motocicletta condotta da Cappato Davide, provocandone la caduta e lesioni personali»Come ciò possa essere avvenuto per semplice «colpa» di Canepa e non con dolo (perché «lesioni colpose» è il reato contestato al pilota ligure) l’avvocato Jacopo Antonelli, che rappresenta il milanese Cappato, 47 anni, non se lo spiega. «Mi auguro - dice - che il pubblico ministero o il giudice stesso, una volta visto il filmato che chiederò di acquisire come prova, si rendano conto che l’imputazione deve essere modificata in “lesioni volontarie”».

I fatti sono di fine settembre 2013. Poiché le immagini sembrano inequivocabili, dopo aver ignorato per alcune settimane i social network sui quali prevalevano parole di dura condanna nei suoi confronti, ad un certo punto Canepa intervenne sostenendo che quel giorno il dilettante Cappato girava in modo pericoloso, disturbandolo mentre lui stava seguendo le evoluzioni su pista di un suo allievo. Dopo aver ripetuto all’altro di rallentare, alla fine Canepa avrebbe messo la mano sul manubrio di Cappato solo per raggiungere quello scopo., ma avrebbe finito per azionare involontariamenmla leva del freno dell’altra moto facendo finire la scena in tutt’altro modo.

 

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